La criminalità ancora attiva con furti, rapine e reati contro il patrimonio

Criminalità senza scrupoli e senza frontiere in città, con reati contro il patrimonio che si susseguono nei vari quartieri cittadini. A farne le spese sia i beni pubblici, che i privati cittadini. Azioni delinquenziali che, però, danno il senso di quanto sia insufficiente il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, alle prese con le classiche carenze di uomini e di mezzi. E quanto la videosorveglianza, incrementata con la presenza delle telecamere nei vari punti del territorio comunale, possa fungere da deterrente contro i malviventi fino ad un certo punto. Partiamo da una rapina commessa dopo la mezzanotte da due giovani nel fine settimana a Corso Italia, ai danni di una cornetteria. Due individui, giunti a bordo di uno scooter, armati di pistola e con il volto travisato, irrompevano nell’attività commerciale, portandosi via l’incasso della serata e, per evitare di essere seguiti dai presenti, esplodevano due colpi di arma da fuoco in aria, spaventando gli avventori. Sconosciuta l’entità del bottino ma, tenuto conto della serata prefestiva, i due balordi si portavano via alcune centinaia di euro. Sul posto giungeva un’auto delle Forze dell’Ordine, che raccoglieva notizie dai dipendenti dell’esercizio commerciale, per cercare di dare un’identità ai due autori del raid predatorio che, dopo il colpo, si allontanavano velocemente, facendo perdere le proprie tracce. Il proprietario del locale sporgeva poi denuncia presso il Commissariato di Polizia, anche se c’erano poche speranze di rintracciare i due rapinatori che, laddove avessero usato un veicolo di loro proprietà, avrebbero di certo provveduto a coprire la targa. Ai fini investigativi per le Forze dell’Ordine elementi utili potevano venire dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Intanto la cronaca portava alla ribalta un 31enne romeno, arrestato dai poliziotti del Commissariato di Nola per tentata truffa, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. L’uomo si rendeva protagonista di una rocambolesca fuga lungo la Strada Statale 162, che si concludeva ad Acerra. Il delinquente veniva sorpreso in flagranza di reato, mentre tentava di mettere in atto la cosiddetta “truffa dello specchietto”. Insieme ad una complice si era fermato in una piazzola di sosta, dando vita ad una discussione animata, dopo aver simulato un incidente stradale con un’altra automobilista, al fine di ottenere denaro. Alla vista degli agenti, l’uomo effettuava una pericolosa manovra di retromarcia sulla corsia di emergenza e tentava la fuga a bordo della sua auto, speronando il veicolo di servizio degli agenti e mettendo in pericolo l’incolumità e la vita di numerosi pedoni. Nel corso dell’avventurosa fuga l’uomo abbandonava l’auto ad un incrocio, lasciando a bordo la moglie incinta ed i loro quattro figli minori. Raggiunto e bloccato dagli agenti, il 31enne veniva arrestato. La complice raccontava di aver sentito un rumore al veicolo e, dopo essere stata inseguita e costretta a fermarsi dall’uomo, aveva ricevuto una richiesta di denaro per ipotetici danni al veicolo. Ma la donna veniva denunciata per tentata truffa. Da segnalare anche un raid notturno allo sportello della Banca Monte dei Paschi, a via Annunziata, dove intervenivano i Carabinieri, perché poco prima ignoti avevano tentato di manomettere l’Atm dell’istituto bancario, tagliando alcune parti metalliche, per poi fuggire, una volta scattato l’allarme.

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