Oblò adesso è anche on-line

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Oltre al formato cartaceo, da questo mese è possibile leggere Oblò-Magazine attraverso i siti internet www.oblomagazine.net e www.oblomagazine.info. Pertanto, unitamente alla classica distribuzione capillare del giornale in forma cartacea, il nostro sito web nasce con il chiaro obiettivo di ampliare i canali, attraverso i quali il lettore può fruire delle informazioni fornite in maniera diretta ed interattiva e di dare maggiore visibilità alle realtà economiche, che danno l’opportunità a questo periodico di esistere. Così come trova un’ulteriore forma di divulgazione la comunicazione istituzionale, diffusa da Oblò grazie all’iniziativa svolta in collaborazione con il Comune di Acerra e denominata “Progetto….in Comune”. Non potendo ignorare il processo di informatizzazione, che sta contraddistinguendo il nascente decennio, anche la redazione di Oblò ha deciso, pertanto, di dotarsi di una versione elettronica del proprio giornale. Il tutto nella forma di un blog, ossia di un sito web che riporta in ordine cronologico tutti gli articoli presenti nella versione tradizionale, con in più alcuni approfondimenti visibili solo attraverso internet. L’autorevolezza dei blog, come mezzo di comunicazione, sta crescendo sempre di più, affiancando i media tradizionali: canali televisivi, giornali e radio. E’ proprio questa autorevolezza che ne fa, a nostro avviso, un efficace strumento di comunicazione e di marketing. Tra le maggiori novità che caratterizzano il canale di informazione telematico, vi sarà la possibilità, da parte del lettore, di interagire in totale libertà con la redazione, di inviare commenti agli articoli ed agli approfondimenti proposti, di pubblicare foto di interesse collettivo o di denuncia, o di proporre un proprio articolo, affinché possa essere pubblicato sul nostro blog. Tutti questi strumenti daranno la possibilità ai nostri cittadini di segnalare le problematiche da loro più sentite al giornale ed alle istituzioni locali e sovracomunali. Da un punto di vista tecnico, come piattaforma per la gestione dei contenuti on-line, è stato scelto il software di blogging Word-press. Un’applicazione che, attualmente, è la più diffusa in Italia ed in Europa per gestire siti internet, caratterizzata dall’essere facilmente fruibile dall’utente finale, estremamente semplice da utilizzare per la redazione e, fatto non trascurabile, rilasciata in forma totalmente gratuita. Il sito è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione Siti Web Napoli (www.sitiwebnapoli.135.it).   Dr. Angelo Rega

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La Corte dei Conti chiede chiarimenti al Comune di Acerra

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Come già riportato da noi in merito alla questione relativa alla società “Misia srl”, durante il Consiglio comunale del 22 dicembre scorso è emerso chiaramente che la Corte dei Conti ha chiesto spiegazioni all’Ente di Viale della Democrazia anche in merito ad altre questioni. Infatti, a finire nel mirino dell’organo di controllo finanziario, sono stati i bilanci comunali del 2007 e del 2009, la spesa per il personale e le società miste. Ma sotto osservazione c’è anche l’inventario dei beni comunali, che non sarebbe stato ancora approntato dall’Ente locale. Una serie di rilievi inviati ad Acerra a novembre 2009 dalla sezione campana della Corte dei Conti, presieduta dal giudice Mario Sancetta ed a cui hanno dovuto controbattere punto per punto gli amministratori locali. Ed è così che nell’ultima seduta della Pubblica Assise è stato dato mandato ai funzionari del Comune di relazionare e rispondere in tempi brevi ai chiarimenti chiesti dai Magistrati finanziari. Sotto accusa da parte della Corte è finito in particolare il rendiconto finanziario del 2007, in cui sono stati iscritti tra le entrate tributi «inesigibili e di dubbia esigibilità». Il riferimento è ai canoni arretrati del servizio idrico risalenti, in qualche caso, anche a dieci anni fa e mai pagati dai contribuenti morosi o evasori. Cifre a sei zeri che vennero inserite nel bilancio 2007, ma anche in quello preventivo del 2009 tra le entrate certe e che contribuirono a pareggiare il conto finanziario dell’Ente e che ora vengono contestate dalla Corte. Ma non solo. Al Comune viene contestato anche la mancata realizzazione dell’inventario dei suoi beni e la nota con cui sono stati spesi gli introiti provenienti dalle multe elevate per le violazioni del Codice della Strada. E sotto la lente di ingrandimento è finita anche la partecipazione del Municipio alle società miste in perdita, con particolare riferimento alla suddetta Misia, la società mista Comune- Aciconsult, che si occupa della gestione della sosta a pagamento, in passivo da anni e rifinanziata con altri 86 mila euro prelevati dal Bilancio comunale.

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Inaugurata l’Associazione “Difesa del Cittadino”

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E’ stata inaugurata lo scorso 18 dicembre l’Associazione “Difesa del Cittadino”, presieduta dall’Avv. Maria Puopolo, mentre il Vice-presidente è il sig.Vincenzo Silvestri. L’associazione, che ha sede ad Acerra in via Petrella, 67 non ha scopo di lucro e si prefigge di essere un costante punto di riferimento per i cittadini, sempre più stretti nella morsa delle inadempienze da parte degli Enti istituzionali, della burocrazia e dei più elementari diritti negati. “Difesa del Cittadino” è aperta a chiunque voglia iscriversi, avendo in animo di perseguire il bene comune e si avvale di un ampio staff di professionisti e di collaboratori, per offrire gratuitamente ai cittadini, che ne facciano richiesta, assistenza fiscale, medica, legale ecc. L’associazione si rivolge sopratutto ai cittadini meno abbienti della nostra città, le cui condizioni socio-economiche vengono spesso non tenute nella debita considerazione dagli organi deputati alla risoluzione delle loro problematiche. Un primo segnale concreto, in tal senso, l’associazione ha voluto darlo lo scorso 24 dicembre, quando presso la propria sede sono stati distribuiti dei pacchi regalo natalizi alle famiglie più indigenti della nostra città. Pacchi che contenevano dei generi alimentari e che hanno in parte “sostituito” il voucher sociale da pochi euro, deliberato dall’amministrazione comunale, ma consegnato ai cittadini indigenti richiedenti addirittura ad inizio 2010. Molte, comunque, sono le iniziative che l’associazione intende mettere in campo con i cittadini e a favore dei cittadini. La sede è aperta tutti i giorni dalle ore 17:00. Per contatti ed ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 081/8857734.

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Le interrogazioni consiliari dell’opposizione sulla questione nettezza urbana

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Tra le interrogazioni consiliari rivolte durante il Consiglio comunale dello scorso 18 dicembre al Sindaco (assente perché convocato in Prefettura) e all’Assessore all’Igiene Urbana G.Terracciano e relative al servizio di nettezza urbana, c’era sia quella del gruppo consiliare del PDL, che quella delle altre forze politiche di opposizione. Il Pdl, infatti, produceva una nota a firma dei Consiglieri Bigliardo ed Esposito Giancarlo, in cui si legge: “Letta l’ordinanza del Tar Campania n.2498/2009 del 5.11.2009, con la quale il consesso amministrativo sospendeva, in via cautelativa, l’efficacia e l’esecutività degli atti di aggiudicazione della gara, nella misura in cui la Commissione di Gara del Comune non aveva valutato, all’esito della stessa, la documentazione acquisita dalla Enerambiente e, in particolare, motivato in ordine alla sussistenza dei requisiti economici in capo alla predetta. Letta la Determina dirigenziale n.1076 del 14.10.2009 di riaggiudicazione definitiva alla Enerambiente della gara. Che la predetta determina si palesa illegittima, in quanto contrastante con la lex specialis del bando di gara, oltre che con gli artt.41 e 42 del Codice degli Appalti Pubblici. Letto il ricorso – proseguiva la nota – presentato dalla società Ego Eco avverso la suindicata Determina ed i motivi aggiunti. Visti gli esiti della Camera di Consiglio del 18.11.2009 e considerato che la Giunta comunale “ha preso soltanto atto”, non ratificando quanto effettuato dal Dirigente preposto e conferendo a questi “carta bianca”. Che gli scriventi Consiglieri comunali nutrono fondati dubbi sulla legittimità della procedura per violazione del bando di gara, oltre che la normativa di rilevanza comunitaria sull’affidamento di gare inerenti la fornitura di servizi di rilevanza economica. Tanto premesso e dedotto, dichiarano di non condividere l’operato dell’amministrazione e, per l’effetto, propongono interrogazione al Sindaco e agli Assessori competenti con risposta in Consiglio sulle seguenti tematiche: Stato di affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, con particolare riguardo all’avvio della raccolta differenziata ed alla vigilanza notturna delle isole ecologiche. Idoneità tecnica dei luoghi, in cui sono custoditi i mezzi per la raccolta dei rifiuti. Criteri di scelta del legale per l’assistenza giudiziale innanzi alla Magistratura Amministrativa nella vicenda che coinvolge la gara. Affidamento del servizio di manutenzione del verde pubblico – terminava la lettera – chiedendosi, se l’amministrazione intende affidare lo stesso ad una ditta esterna attraverso, questa volta, una seria procedura di…

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Nettezza urbana: anche per l’amministrazione il 12 gennaio resta una data clou

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Di fatto c’è che la data clou di questa infinita vicenda è il 12 gennaio 2010, novantesimo giorno dalla data di aggiudicazione della gara ed entro il quale la società Enerambiente deve completare l’intera fornitura di mezzi (la disponibilità dev’essere relativa ad 84 mezzi nuovi di fabbrica), così come previsto e con le modalità del capitolato d’appalto e far pervenire l’ordine completo dei mezzi occorrenti. Questo è quanto sottoscrissero nel verbale redatto il giorno 20 ottobre scorso al Comune le parti interessate (compreso il Dirigente e l’Assessore all’Igiene Urbana). Un verbale, poi, sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione comunale per gli adempimenti consequenziali. E questo è quanto ribadivano anche il Segretario generale ed il Vice-Segretario generale, in una lettera inviata alla società veneziana il 17.12.2009, in cui definivano perentorio il termine del 12 gennaio 2010, per ottemperare al sopra citato verbale ed in cui si legge che “qualora non si dovesse rispettare tale impegno il servizio, anche se non ancora contrattualizzato, ma in corso di esecuzione, sarà ipso facto risolto”. Neanche il tempo di ricevere la lettera (sembrerebbe quasi che la stessero aspettando), che l’Enerambiente nella stessa mattinata rispondeva, chiedendo “di conoscere la data prevista per la stipula contrattuale del Servizio di igiene urbana. Tale richiesta riveste carattere di urgenza in quanto, in conseguenza della stipula contrattuale, è possibile dare seguito agli ordini di acquisto degli automezzi”. In quale punto del verbale si fa riferimento alla stipula del contratto, per procedere all’ottemperanza di quanto sottoscritto nel verbale del 20 ottobre o nel verbale di consegna del servizio datato 30.10.2009? In nessun punto!! E perchè la società non si è preoccupata della stipula del contratto con l’Ente Comune, quando ha chiesto allo stesso che gli fosse  liquidata la fattura del mese di novembre ed ammontante ad euro 539.598,82? Ed ancora: l’impresa veneta, sempre in data 17 dicembre, comunicava che dal giorno 2 gennaio 2010 avrebbe garantito la guardiania dell’isola ecologica Frassitelli nelle ore notturne. E dalle ore 16:00 alle ore 20:00 l’isola, che è sempre gestita dalla Enerambiente, chi la deve guardare? Altro punto di svolta c’è stato lo scorso 30 dicembre, quando la Giunta comunale, attraverso la Delibera n.74, incaricava il Dirigente competente di indire, in via cautelativa, una gara d’appalto con procedura negoziata, senza pubblicazione di bando, per l’affidamento del…

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Rifiuti: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso in appello della “Jacta srl”

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Intanto, volendo fare un passo indietro e tornare alla gara per l’espletamento del servizio cittadino di igiene urbana per sette anni, svoltasi a giugno del 2008 ed alla quale parteciparono la “Enerambiente spa”e la “Jacta srl”, è risaputo che entrambe le società furono escluse dall’appalto dalla I sezione del Tar Campania, attraverso la sentenza n.1227 del 14.01.2009 e depositata in Segreteria in data 4.3.2009.Il Giudice sentenziò che entrambe le imprese partecipanti non avevano i requisiti idonei, per aggiudicarsi la gara che, in un primo momento, era stata aggiudicata all’impresa del gruppo Jacorossi. La stessa, infatti, andava ripetuta in quanto, a pesare sull’esclusione della Jacta, secondo quanto argomentato dal Collegio giudicante, era stato il Durc, Documento Unico di Regolarità Contributiva, esibito nella seduta dell’11 giugno 2008 e ritenuto non idoneo, perché scaduto il 4 aprile. Il Tar, dunque, stabilì che la società barese non poteva essere ammessa, essendo irrilevante la soluzione della questione relativa all’individuazione della normativa in ordine alla generale validità del Durc in materia di appalti pubblici, giacchè la certificazione della Jacta un termine finale di validità già l’aveva indicato (quello di 30 giorni) e la stessa non aveva assolto l’onere di contestare all’Ente certificatore l’apposizione di una data di scadenza illegittima o comunque di richiedere una certificazione nuova con scadenza utile. Il Tribunale, però, riconobbe alla società la legittimità di poter ricorrere avverso l’ammissione/aggiudicazione della “Enerambiente”. A “tradire” la società veneta, invece, stando a quanto deciso dal Tribunale Amministrativo Regionale, “era stato il suo fatturato globale, visto nel triennio, in quanto parte del fatturato allegato era riferibile alla “SLIA spa” società distinta, da cui era sorta la “Enerambiente spa”, a seguito di scissione avvenuta il 29 gennaio 2007. Sotto tale profilo mancherebbe la prova del possesso in capo alla controinteressata di tali requisiti, anche dal punto di vista dell’avvalimento, in considerazione anche del fatto che si tratta di società contemporaneamente operanti, essendo la “SLIA” stata posta in liquidazione solo nel 2008”. Alla fine i giudici, che dovettero esaminare una montagna di carte, sentenziarono anche per la compensazione tra le parti delle spese di giudizio Non era improbabile, a quel punto, che le due società proponessero ricorso in appello al Consiglio di Stato. Cosa che fece la Jacta il 17 luglio scorso, rappresentata e difesa dall’Avv.Barone, contro…

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Assegnati altri 86 mila euro alla Misia. Duramente criticato l’Assessore Granata.

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Quello sulla “Misia srl”, ossia sulla società partecipata che gestisce la sosta cittadina a pagamento e di cui il Comune detiene il 98% delle azioni, mentre il restante 2% è ad appannaggio dell’Aciconsult ed i cui sei lavoratori, tra i quali tre (LSU), lamentavano la mancata corresponsione dello stipendio e la mancata riscossione degli arretrati risalenti a due anni fa, è stato l’unico punto all’Ordine di Giorno del Consiglio Comunale tenutosi lo scorso 22 dicembre. Società, il cui CdA è attualmente presieduto dal Presidente, nonché consulente comunale, Ing.Vito Ascoli, nominato alcuni mesi fa dall’allora Commissario straordinario Dr.ssa Latella e che negli ultimi anni ha sempre chiuso in passivo il proprio bilancio. Infatti, già la Pubblica Assise a luglio del 2008 votò per la ricapitalizzazione dei debiti contratti dalla società per le attività prefisse, assegnandole uno stanziamento pari a 70.000,00 euro. Oltre a ciò il bilancio consuntivo della società nel 2008 si chiuse con un passivo di 14 mila euro, ma le perdite per il semestre luglio-dicembre 2009 ammontavano già a 37 mila euro. Dalla relazione consegnata dal Presidente del Cda per ripianare i debiti e ripristinare i parcometri rotti, si evince che occorrevano circa 90 mila euro. Pertanto la Giunta comunale con Delibera n.38 del 9.11.2009 deliberò, tra l’altro, di riconoscere a mero titolo di corrispettivo per le prestazioni rese dagli operatori della sosta un compenso di 8,00 euro per ogni multa valida emessa dagli stessi. Fermo restando che i proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie, accertate dai suddetti operatori, spettano al Comune ai sensi dell’art.208 del Codice della Strada. E ciò per garantire gli stipendi, in attesa di un’eventuale ristrutturazione. Non senza dimenticare la Delibera approvata dal sopra citato Commissario straordinario, con cui sospese tutti gli affidamenti e gli incarichi contrattualizzati e non contrattualizzati in essere a favore della Misia, fino alla definizione delle verifiche e degli approfondimenti tecnici, giuridici e contabili. Tornando, adesso, ai lavori del Civico Consesso, i Consiglieri comunali si ritrovavano due proposte di deliberazione: la Delibera di Giunta comunale n.70 e relativa “all’Approvazione delle Modifiche Statutarie Misia srl” e la n.71, relativa alla “Ricapitalizzazione Misia – prelevamento dal fondo di riserva” (in pratica destinare alla società altri 86.000,00 euro). Già attraverso un’interrogazione consiliare proposta dal Pdl durante l’infuocato Consiglio comunale del giorno 18…

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Misia: alcuni degli interventi effettuati dai Consiglieri durante il Civico consesso

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Circa gli interventi succedutisi durante il Consiglio comunale del giorno 22 dicembre sulla questione Misia, apriva la discussione il Consigliere Di Fiore, che dichiarava: “La Latella aveva indicato come arrivare alla modifica dello Statuto, che deve partire dal CdA della stessa, per poi essere approvato nella Pubblica Assise. Questa non può imporre alla società le modifiche e gli assetti societari. Perciò pongo la questione pregiudiziale. La clausola compromissoria è illegittima – spiegava Di Fiore – e lo sarebbero tutti gli atti consequenziali. Perciò il Comune è esposto a sanzioni risarcitorie e penali, perché il socio privato potrebbe impugnare l’operato del Consiglio comunale. Perché, inoltre, come scrive la Latella nella sua Delibera al punto 3, dobbiamo dare dei soldi pubblici all’Aciconsult? E’ un problema giuridico, sul quale anche Sindaco ed Assessore al ramo devono pronunciarsi”. Contro la pregiudiziale si esprimeva il Consigliere Piatto, che affermava: “La questione pregiudiziale posta da Di Fiore non è fuori tema. Il Cda ieri si è espresso sulle modifiche statutarie, anche se manca agli atti una formale adesione di Aciconsult alle modifiche proposte che, qualora le accettasse, potrebbero essere accettate così come modificate. Altrimenti questo atto non sarebbe definitivo e saremmo costretti a tornare in Consiglio comunale”. Replica di Di Fiore: “E’ nata una società che gestisce parcheggi, senza che questi esistano. Si tracciano strisce blu, senza mai parlare del problema viabilità. Né abbiamo chiesto fondi per il ristoro ambientale destinati alla creazione dei parcheggi. Di cosa vivrà Misia nei prossimi mesi, alla quale stiamo dando altri 86 mila euro di denaro pubblico? C’è un’appropriazione indebita del socio privato. Dal canto suo il capogruppo G.Bigliardo diceva: “Di questa società mancano i bilanci ed il piano industriale, mentre è stato fatto in pochi giorni, ciò che andava fatto in mesi. Ora dovremmo dare altri 86 mila euro ad una società per ricapitalizzarla, per ritrovarci punto e a capo tra qualche mese e nonostante il parere contrario espresso dal legale del Comune, prof.Giuffrè? Vanno difesi i posti delle 6 unità lavorative della Misia, che potrebbero essere anche assorbite al Comune, ma tenere in piedi una società che crea problemi al commercio ed alla cittadinanza”. A condividere alcune osservazioni di Bigliardo era il Consigliere De Laurentiis, il quale ricordava che “la Misia aveva lo scopo di semplificare…

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Misia: l’Assessore Granata ha relazionato ai componenti il Consiglio comunale

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A cercare di chiarire l’intera vicenda era l’Assessore alle Pol.Finanziarie R.Granata che, nel relazionare ai presenti, dichiarava: “Si è partiti dalla Delibera n.63 del Commissario straordinario Latella che, sotto il profilo normativo ed economico, trovava rilievi di criticità. L’amministrazione ha fatto una rivisitazione delle norme che regolano la società, in modo da avere un maggior controllo della stessa, che mostra di non avere perdite eccessive. Si è pensato, poi, ad un percorso che esprima le potenzialità della Misia non ancora espresse. Un esempio può venire dalla gestione del parcheggio delle Ferrovie dello Stato, sito nei pressi di istituti scolastici ed ancora non in uso alla società. Un primo passo concreto pertanto – proseguiva l’Assessore – è l’istituzione della figura dell’Amministratore Unico in luogo dei tre componenti il CdA, che permette anche un risparmio dei costi da sostenere. O l’introduzione dell’articolo 15 bis, che permette al Comune di avere un controllo più diretto della gestione e della programmazione economica societaria, magari rivista semestralmente. Da rivedere anche i rapporti col socio di minoranza, che ha il 2% delle quote azionarie. La Corte dei Conti è a conoscenza di queste modifiche statutarie. Ovviamente il piano industriale va rafforzato in tempi brevi”. Prodotto anche un documento da parte dei Gruppi consiliari Lista Trenta, Mpa, Gruppo Mondella e Forza Pdl con cui chiedevano, tra l’altro, “che l’amministrazione comunale trovasse una soluzione adeguata, che scongiurasse il ripetersi di provvedimenti tampone già contestati; che trovasse una solidità di impiego ai dipendenti della società; che allargasse l’oggetto sociale e facesse sì che la società  diventi una municipalità con fini sociali”. Dal canto suo il Consigliere Lombardi proponeva di porre alla guida della società gli stessi Dirigenti comunali, sia per abbattere i costi di chi rappresenta la società e sia per avere persone professionalmente preparate ed idonee a guidare queta società.  Intanto secondo i dipendenti della società, il 2010 comincerà con l’autofinanziamento, mancando un piano industriale, un ampliamento dei servizi e permanendo le criticità tecniche, quali la manutenzione dei macchinari, il personale sott’organico e la sicurezza sul lavoro. Intanto, che le difficoltà della Misia siano anche di carattere giuridico, lo si rileva pure da una lettera inviata al Sindaco in data 26.10.2009 dal Presidente del CdA della società, Ing.Vito Ascoli ed avente ad oggetto il suo compenso per tale…

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Riceviamo e pubblichiamo

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Il Comitato di quartiere “Rione Pozzillo”, costituitosi nel 2008, prosegue nella sua opera di interessamento allo sviluppo del rione. Diversi sono stati gli incontri avuti con le varie istituzioni (Comune, Asl, Acquedotti ScpA) per tutte quelle problematiche denunciate dai residenti e sempre discusse nelle riunioni del Comitato. Un primo intervento sulla rete fognaria è stato ottenuto con l’ampliamento del pozzetto di raccolta su Corso Di Vittorio. Il Natale ultimo scorso ci ha regalato, invece, il raggiungimento di due grossi obiettivi da sempre inseguiti dal nostro Comitato: l’approvazione in Consiglio comunale della variante al P.R.G. per l’ampliamento ed il rifacimento (con nuova illuminazione ed aumento della sezione della fogna) di via Brescia e la Convocazione, con notifica ed invito, al Comitato di Quartiere, di una Conferenza di Servizi per il giorno 21 gennaio 2010 per la delocalizzazione dell’azienda avicola “Manna”, insieme a Provincia di Napoli, Comune di Acerra ed Asl. Il Comitato si impegna ad aggiornare, attraverso la convocazione di un’assemblea generale, sugli sviluppi di quanto sopra elencato ed auspica che gli obiettivi siano completamente raggiunti e che il quartiere diventi esempio di armonia e di convivenza civile.                                                                                                                 Il Presidente Dr. Roberto Armentano

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