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Il Consigliere Lombardi (AdC) si è dimesso da Capogruppo
“Solo oggi apprendo con stupore, dall’albo pretorio, della delibera di Giunta Comunale n.30 del 01/04/2011, che ha come oggetto: “Presa d’atto della perizia tecnica per lavori di rifacimento del muro di cinta del fondo di proprietà Russo Giuliana e Russo Consiglia sito in Acerra alla via Sand”. Inizia così la nota stampa inviata dal Consigliere comunale di Alleanza di Centro Cuono Lombardi, dopo aver preso atto della deliberazione dell’esecutivo guidato dal Sindaco Esposito e relativa al citato atto amministrativo. “Tale atto – prosegue Lombardi – di “notevole particolarità” non è stato mai sottoposto alla mia attenzione prima dell’approvazione in Giunta, nonostante il mio ruolo politico fosse quello di Capogruppo di maggioranza. Entrando nel merito della delibera si evince la prima “grave” anomalia. Infatti l’oggetto della delibera recita: Presa d’atto della perizia tecnica….”, mentre il contenuto, al secondo punto del deliberato, recita quanto segue: “di corrispondere a titolo di risarcimento, le signore la somma di € 25.357,24” compreso iva e spese quale costo complessivo per il rifacimento del muro di cinta di loro proprietà sito a via Sand. Altra anomalia, che si evince dalla relazione istruttoria della stessa delibera, è che il danno era stato già quantizzato da una sentenza, che si evince esplicitamente nella parte del deliberato, in cui recita “con sentenza n.69/2011, emessa dal giudice di Pace, il Comune di Acerra veniva condannato al risarcimento dei danni in favore delle signore, oltre al pagamento delle spese legali…”. Quindi di fatto il Comune risarciva il danno, anticipando le somme di € 2300,00, con determina dirigenziale n.131 del 09/02/2011. Esaminato quanto scritto in precedenza le “ambiguità sull’atto” in questione sono molteplici. Perché il Comune, dopo la liquidazione avvenuta il giorno 09/02/2011, in data 15/02/2011 decide di abbatterlo, eludendo di fatto il giudizio del Giudice? Perché i proprietari dopo la liquidazione del danno non provvedono a riparare il danno, ripristinando il manufatto? Perché – prosegue il consigliere – nella delibera non si evince nessuna relazione tecnica del Comune? Perché il Comune adotta un atto di Giunta, quando di consuetudine si usano determine dirigenziali? Perché il Comune abbatte e paga l’intervento su richiesta dell’architetto di controparte, senza nominare un tecnico di parte? Ciò premesso, nel rispetto del ruolo istituzionale che ricopro, chiederò lumi tecnici e giuridici riservandomi, in attesa di delucidazioni,…
Read More »Ha rassegnato le proprie dimissioni l’Assessore Del Pennino
Proprio nella Settimana della Cultura arrivavano ‘all’improvviso’ le dimissioni dell’assessore al ramo G.Del Pennino. L’esponente dei Popolari, infatti, protocollava lo scorso 12 aprile le proprie dimissioni, per “motivi personali”. “Non ho ancora avuto modo di parlargli – spiegava a caldo il sindaco Esposito – ma da quanto leggo dalla sua lettera, tendo ad escludere che ci possano essere motivazioni politiche, pur trovandoci in un momento delicato”. Del Pennino deteneva le seguenti deleghe: Cultura e attuazione del programma; rapporti con l’associazionismo culturale; Sistema museale, bibliotecario e archivistico; Manutenzione, organizzazione e funzioni del complesso monumentale del Castello Baronale). A distanza di 24 ore l’ormai ex Assessore faceva il punto della situazione, dichiarando: “La mia scelta è legata a motivi di carattere personale ed ho ricevuto il pieno appoggio e sostegno del mio gruppo politico (Intesa Popolare). Spero che questo mio gesto serva a far comprendere che non basta solo essere dei buoni amministratori, ma è necessario avere la capacità di fare gruppo, per risolvere i problemi della città. Comunque continuerò a svolgere attività politica, come ho sempre fatto, nel solo esclusivo interesse di Acerra, specificando che il mio non è un abbandono, ma un arrivederci”. Non mancava di suscitare reazioni la decisione di Del Pennino. “Le dimissioni dell’Assessore Del Pennino sono un fatto molto grave e serio – affermava il Capogruppo del Pdl G.Bigliardo – e la rinuncia al posto in giunta da parte del detentore della delega all’Attuazione del Programma è indice che il sindaco ha dato a quest’amministrazione un biglietto di sola andata per il fallimento. E’ sotto gli occhi di tutti che di quanto prospettato da Esposito in campagna elettorale non è stato attuato un bel nulla, mentre lo stesso sindaco non si accontenta del danno e vi aggiunge la beffa dei video su Youtube, in cui si autoincensa, millantando la realizzazione di poche cose, peraltro predisposte da chi lo aveva preceduto, commissario prefettizio compreso. Anche Del Pennino ha preso atto di quello che potrebbe rivelarsi un vero e proprio tsunami elettorale, se quest’amministrazione dovesse continuare fino alla scadenza naturale del mandato. Uno tsunami che non risparmierebbe nemmeno l’area moderata, che dovrebbe poi rispondere alla città circa l’operato di un Sindaco, che non lascerà nulla al di fuori di tasse su tasse, macchina comunale nel caos, insicurezza…
Read More »Crisi amministrativa: i partiti moderati ritirano dalla Giunta i loro Assessori
Le criticità politiche, a cui si faceva riferimento a pagina 2, si acuivano nei giorni scorsi. In una nota congiunta, le forze dell’area moderata (Alleanza di Centro, Udc, Centro per la Libertà, Cattolici Democratici ed il Consigliere Zito) ritiravano la propria delegazione in Giunta. Ciò significava che lasciano l’esecutivo guidato dal Sindaco Esposito gli assessori Crimaldi (Udc), Brasile (CpL) e Terracciano (Adc). La decisione giungeva dopo la riunione di maggioranza datata 13 aprile, durante la quale la fascia tricolore aveva proposto il rilancio della coalizione attraverso un possibile azzeramento della giunta. Proposta, questa, a cui l’area moderata si era riservata di dare una risposta, prima di firmarla. E firma non c’è stata. “Le segreterie politiche delle forze di centro ADC, CD, CPL e UDC – si legge nella nota – in sintonia con i Consiglieri Crisci, Elmo, Iorio, Lettieri, Lombardi, Piscitelli, Rao e Zito, riuniti congiuntamente per esaminare le analisi e le proposte avanzate dal sindaco nell’ultima riunione di maggioranza, ritengono le stesse inadeguate, in quanto non tengono conto della gravità della crisi politica-amministrativa, in cui versa l’amministrazione comunale. Al fine di rilanciare l’azione amministrativa e la completa ricomposizione del quadro politico premiato dalle urne, non bastano gli espedienti utili solo sul piano dell’immagine. Continuiamo a ritenere che la strada maestra per superare la crisi è che tutti, nessuno escluso, a partire dalla leadership della coalizione, promuovano un’utile e coraggiosa autocritica che, tra l’altro, non può vedere estranea la forza politica che vanta guida della coalizione, dimostrando l’incapacità di esercitare il ruolo di garante degli accordi politici. In ogni caso non rinunceremo ai nostri valori di riferimento, quali: attenzione per i ceti sociali più deboli; politiche per le famiglie; diritto allo studio; sviluppo economico; difesa della salute e ambiente; abbattimento della pressione fiscale. Su questi temi, peraltro, all’attenzione del Consiglio comunale e per i quali, allo stato, non vi è nel programma di governo una soluzione politica condivisa, siamo obbligati a prestare ascolto e attenzione ai veri bisogni degli Acerrani. Per tutto quanto su esposto, al fine di consentire al sindaco e ai partiti della coalizione ‘Acerra Guarda Avanti’ l’avvio di una seria e approfondita verifica politica e programmatica, senza esiti precostituiti, le scriventi forze politiche ritirano ad horas le proprie delegazioni dalla giunta”. A tale nota seguiva…
Read More »Acerra fuori da Città del Fare. Il Sindaco senza la maggioranza in Consiglio comunale
I rilessi della crisi amministrativa in atto si avvertivano anche durante il Civico consesso dello scorso 15 aprile, convocato su richiesta delle forze di opposizione ma, durante il quale, ci si atteneva strettamente ai punti all’ordine del giorno. Anche se le distanze tra il Sindaco e ciò che resta della sua maggioranza si allargavano. Bisognava deliberare, tra l’altro, all’atto di indirizzo politico-programmatico in merito all’uscita dalla società “Città del Fare SCpa”, che raggruppava 10 Comuni, tra cui Acerra. “Tale società – recita l’atto – di cui già non fanno più parte da qualche mese i Comuni di Pomigliano D’Arco e di Mariglianella, nata quale soggetto attuatore del Patto per l’occupazione, ad esaurimento delle connesse attività si è riconvertita in soggetto per la promozione di attività dirette al rilancio ed allo sviluppo produttivo. Terminata la fase di attività di gestione del patto per l’occupazione, il ruolo funzionale della società nei confronti del Comune di Acerra e, più in generale, lo scopo originario, è andato gradualmente ridimensionandosi. Pertanto, dovendo avviare la razionalizzazione delle partecipazioni societarie dell’Ente, è utile procedere all’immediato disimpegno, alla vigilia del Bilancio di previsione 2011, liberando risorse economiche per altre attività non duplicative. Occorre dunque cedere, a titolo oneroso, le azioni detenute dal Comune con diritto di prelazione degli altri soci ed esercitare il diritto di recesso”. L’uscita da Città del Fare passava con 16 voti favorevoli (quelli dell’opposizione e delle forze moderate della maggioranza) e 8 contrari (Sindaco compreso). “Il fatto che siano fuoriusciti i Comuni di Pomigliano e di Mariglianella deve farci riflettere. Ma soprattutto il disimpegno della Provincia di Napoli significa che la società non è strategica – dichiarava il Consigliere Laudando (Lista Trenta) – e, di conseguenza, nulla suggerisce la permanenza del nostro Comune nella compagine societaria. Le partecipate non sono argomento esclusivo della maggioranza del momento, ma purtroppo il Sindaco non ha mai voluto aprire un’analisi seria, limitandosi a slogan inefficaci. Ci fa piacere che tutta l’opposizione sia d’accordo nel sostenere unitariamente questa proposta – concludeva Laudando – perché vuol dire che è necessario eliminare tutti gli sprechi dell’Ente”. “E’ necessario che il Sindaco compia un atto d’onesta, nel senso del buon governo e della lotta agli sprechi e prenda atto che la nostra permanenza all’interno di questo organismo è inutile e…
Read More »Il Consigliere De Maria nominato coordinatore cittadino del Nuovo PSI
Il Consigliere comunale Vincenzo De Maria passa al Nuovo Psi. L’esponente dell’opposizione di centrodestra, primo eletto nel Pdl e poi passato nel gruppo autonomo Forza Pdl, ha aderito al partito del garofano, che ha espresso alle ultime elezioni regionali il Presidente della Giunta regionale della Campania On.Stefano Caldoro. De Maria assume anche la carica di coordinatore cittadino per la sezione Nuovo PSI di Acerra, conferitagli direttamente dal responsabile provinciale (nonché Assessore a piazza Matteotti) Francesco Mallardo. Lo stesso componente il Civico consesso non esclude la possibilità che possa, a breve, anche formarsi un gruppo consiliare acerrano anche se, per adesso, continuerà a far parte del gruppo consiliare denominato Nuovo Pdl, composto anche dai Consiglieri Iovino e Di Balsamo. Lo stesso De Maria nei giorni scorsi annunciava la sua nuova militanza politica alla città attraverso un manifesto affisso in città.
Read More »Il mercato delle vacche e la piscina comunale !
Tempi tristi per la politica e per il cittadino acerrano. A parte le solite tarantelle quotidiane della munnezza, delle bollette, dei furti e delle rapine, in questa sfortunata città assistiamo ad un vero e proprio mercato politico. Alle ultime amministrative tanti, troppi candidati, battendosi la mano sul petto, promisero lealtà, coerenza e fede per il simbolo, con cui partecipavano alla competizione elettorale. Ebbene, vi invito ad affacciarvi un pò nel Consiglio Comunale: la maggior parte di essi hanno lasciato il partito, in cui sono stati votati. C’è chi ha fondato un nuovo partito, chi è passato da destra a sinistra e addirittura un Consigliere che, eletto nella lista “Uniti per Bigliardo”, non si comporta propriamente da Consigliere di opposizione. La serietà e la trasparenza impone di portare a conoscenza del corpo elettorale, mediante pubblico manifesto, questi strani comportamenti ed il poco rispetto per il cittadino elettore. Diceva sempre un vecchio politico acerrano saggio e sanguigno, che in questa città è sempre stato come Cassandra: non è solo questione “e piezz e stocco”, ma chest’è ò l’ignamm! Ed intanto Acerra affonda nel nulla. Anzi, tra poco, nella costruenda piscina comunale. Luigi Bigliardo
Read More »Via libera alle concessioni edilizie in sanatoria nelle Zone di Rispetto
E’ stato approvato con 18 voti favorevoli e 3 contrari (quelli del PdL) l’unico punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale dello scorso 11 marzo e relativo all’approvazione della Delibera di Giunta comunale n.38 del 25 marzo 2010 di proposta al Civico consesso, ossia un atto di indirizzo in materia di condono edilizio, relativo all’art.32 comma 1 della legge n.47/85. Si è dato in tal modo una risposta alle attese di coloro, che hanno immobili realizzati nelle aree di Rispetto con vincoli programmatici decaduti, che hanno anche sentenze favorevoli del Tar e che attendevano la rimozione del vincolo limitatamente all’aspetto urbanistico-programmatico. La seduta consiliare era stata preceduta da alcuni attacchi a mezzo stampa dell’UDC al Sindaco ed al suo partito, al quale seguiva la replica del primo cittadino e del PD. “Il 13 febbraio – recitava, tra l’altro, il comunicato stampa dell’UDC – con un manifesto sottoscritto anche dal Centro per la Libertà, nell’indicare alla coalizione di governo e al Sindaco 8 punti programmatici, da realizzare a breve per il tanto atteso rilancio socio-economico della città, l’UDC ed il CPL si erano resi disponibili ad una diversa azione di governo, nel segno della vera discontinuità. Ad un mese dal nostro invito, constatiamo che metodi e meriti si accentuano in negatività. Intanto la piscina comunale sarà realizzata grazie al nostro impegno, ma grazie anche ai non riusciti trucchetti e giochetti di paternità anonima…”. “E’ una nota stampa impudica ed indecente – replicava il Sindaco Esposito – perché, nonostante tutte le difficoltà politico-amministrative, è una città che va avanti, come va avanti il mandato di questa coalizione di governo. Chi sa quali sono questi trucchetti a paternità anonima ha il dovere di andare alla Magistratura e denunciare l’accaduto. La storia dell’isolamento su questa questione è una storia drammatica, che attraversa la storia del rapporto tra camorra ed istituzione di questo paese. Il momento dell’isolamento è il momento peggiore per chi deve prendere delle decisioni, in quanto resta solo e per questo corre dei pericoli”. Tornando alla Delibera, la relazione istruttoria dell’atto amministrativo, redatta dal Dirigente comunale all’Urbanistica Arch.M.Santoro recita, tra l’altro, che: “Negli ultimi anni si è dato un notevole impulso alla definizione delle pratiche. Infatti dal I gennaio 2006 ad oggi sono stati rilasciati circa 700 provvedimenti abilitativi in…
Read More »Zone di Rispetto: Di Fiore parla di variante al PRG di fatto applicata. Santoro smentisce
Il Consiglio comunale datato 11 marzo 2011 si apriva con una risposta del Segretario generale dell’Ente comunale, che riscontrava un parere richiestogli dal Consigliere Nicola Stellato, in merito ad un possibile conflitto d’interesse tra il ruolo e la funzione di un Consigliere comunale, che detenga interessi patrimoniali diretti o indiretti a lui riconducibili e la sua normale condizione di imparzialità. Conflitto che c’è, specificava il Segretario generale, quando vi sia correlazione immediata e diretta tra la scelta urbanistica e specifici interessi degli amministratori, tali da minare l’imparzialità e la serenità di giudizio, come sancito il 3 marzo 2006 dalla Corte dei Conti – Sezione giur. Regione Trentino Alto Adige. E sulla stessa linea era il parere espresso dal legale del Comune Prof.Giuffrè. Il dibattito politico sulle concessioni in sanatoria nelle zone di Rispetto veniva aperto dal Consigliere Piergiacinto Di Fiore (Pdl), il quale dichiarava: “L’atto che qui si pone in votazione è, a tutti gli effetti, una variante al vigente Piano Regolatore Generale e dinanzi al quale è emersa anche l’incompatibilità di alcuni Consiglieri comunali. Oltre a ciò sono ancora 2300 su 4700 domande di condono presentate ad essere rimaste inevase in tutti questi anni e per le quali, per legge, occorreva procedere alla chiusura del procedimento amministrativo. Ed in tal senso occorreva controllare l’operato del Dirigente all’Urbanistica. Sta di fatto che oggi – proseguiva l’avvocato – il PUC, che non può essere affrontato per segmenti, ha creato più problemi che soluzioni, ostacolato com’è da interessi particolari e da malumori più o meno celati, visto che ha accumulato ritardi circa le esigenze dei cittadini, ai quali l’amministrazione non sa più dare risposte. E mentre le persone aspettano, l’istituzione è in conflitto con se stessa. Di certo la Delibera della Giunta comunale non può risolvere la questione, anche perché la responsabilità riveste un aspetto tecnico, non politico. Ecco perché il Pdl era per condonare solo il condonabile, votando la rimozione dei vincoli verificabili e non votando una delega in bianco. Non esistono, in tal senso, vincoli che il Comune può eliminare con una delibera, ma solo con una variante al PRG, mentre sarebbe opportuno rifarsi alla sentenza n.3448/2009, emessa dal Tar Campania, che indica al Comune di competenza di specificare al cittadino, al quale era stato negato il condono,…
Read More »Il Sindaco annuncia l’imminente avvio dei lavori della piscina comunale
“Politica, istituzioni e legalità nell’attività amministrativa”. Era questo l’unico punto all’Ordine del Giorno del Consiglio comunale straordinario dello scorso 4 marzo, convocato in seduta urgente a seguito della lettera minatoria ricevuta dal Sindaco Esposito, in relazione alla costruendo piscina comunale, i cui lavori stanno per avere inizio e di cui abbiamo esaustivamente riferito sullo scorso numero. Al di là delle attestazioni di solidarietà ribadite durante la Pubblica Assise da tutte le forze politiche cittadine, c’era da votare un documento unitario, al quale ne veniva affiancato un altro del Pdl, che ricalcava quello sottoscritto da tutte le forze politiche, con in aggiunta, però, la questione relativa all’istituzione della stazione unica appaltante (SUA), rimasta al palo e perciò riproposta dal Popolo della Libertà. Ordine del giorno poi ritirato (ma che stava per aprire un nuovo fronte di scontro con la maggioranza), perché il Civico consesso si impegnava ad approfondire a breve la questione, da riproporre in Consiglio comunale. “Siamo solidali con Esposito e condanniamo incondizionatamente questi atti – dichiarava il Consigliere Di Fiore – ma è strano che il Sindaco parli di legalità e trasparenza, senza indicare provvedimenti in tal senso. E’ grave che non voglia approvare l’odg del Pdl che istituisce la Stazione Unica Appaltante”. Il citato documento, che esprime l’unanime condanna per il grave atto intimidatorio e la piena solidarietà al Sindaco Esposito, firmato quindi anche dal Pdl, veniva letto dal Presidente dell’assemblea cittadina Lettieri ed approvato all’unanimità dei presenti. “Il Consiglio comunale – è scritto nel documento – sente il dovere istituzionale di rigettare con forza qualsiasi atto di interferenza, che non abbia natura lecita e democratica. Tutte le istituzioni locali devono continuare ad agire, affinché legalità e trasparenza siano praticate soprattutto in presenza di spinte ostruzionistiche o intimidatorie, che tentano di paralizzare l’azione di governo”. Nel richiamare il Protocollo di Legalità in materia di appalti sottoscritto dal Comune di Acerra in Prefettura, l’assemblea ribadisce “il più convinto sostegno e fiducia alle indagini delle Autorità competenti, anche per quel che concerne la definizione e l’adozione delle misure che saranno ritenute utili, per assicurare la sicurezza e la serenità di tutti i soggetti chiamati ad esercitare primarie funzioni pubbliche”. Al di là degli inviti alla compattezza ed alla moderazione dei toni giunti sia dalla maggioranza che dall’opposizione, non…
Read More »L’opposizione invoca lo sblocco dell’edilizia per il rilancio dell’economia
Veniva affisso in città lo scorso 27 febbraio un manifesto dal titolo: “Sottotetti – Zone di Rispetto – Piano Casa – Puc”, recante i simboli delle formazioni politiche locali di opposizione, tranne quello del Pdl. La qualcosa destava non poca meraviglia tra i cittadini, avvicendatisi a leggere la pubblica comunicazione. “Sig.Sindaco, Acerra non può più aspettare – esordiva il manifesto – il Piano Casa (Legge Regionale n.1/2011) è operativo, eppure ad Acerra nulla si muove. La problematica dei sottotetti è risolvibile, eppure ad Acerra nulla si muove. Il Piano Urbanistico Comunale potrebbe essere discusso, eppure ad Acerra nulla si muove. Le Zone di Rispetto potrebbero essere definite, eppure ad Acerra nulla si muove. Nemmeno nel medioevo le cose erano così stagnanti. Non possiamo più permettere che quest’amministrazione comunale faccia definitivamente morire l’economia acerrana. La cosa più grave, però, è che stiamo parlando di argomenti già discussi nell’apposita Commissione consiliare ed approvati all’unanimità. L’amministrazione deve doverosamente spiegare alla città, perché non vuol far partire l’economia ad Acerra. Di chi è la regia occulta? Sbloccando l’edilizia – prosegue il pubblico avviso – nel rispetto delle norme e delle regole vigenti, le imprese acerrane daranno lavoro alle proprie maestranze e potranno assumerne altre, il che rappresenterebbe un forte volano per il risveglio dell’economia locale. Acerra oggi è una città priva di vita. Chi e perché vuole tutto questo? Perché l’attuale amministrazione non sblocca l’aspetto urbanistico ad Acerra? Per quale motivo continua a tergiversare? Adesso Basta! Acerra non più aspettare. La città deve avere le risposte alle molteplici domande. Non è più consentito a quest’amministrazione comunale di eludere le legittime richieste che provengono dalla cittadinanza. Faremo valere questi principi in tutte le opportune sedi, anche chiedendo convocazioni di Consigli comunali monotematici. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità. Si può dire la stessa cosa per gli altri?”. Intanto già una settimana prima era stato affisso un manifesto da parte del Comitato civico denominato Pipl (Proprietari Immobiliari per la Legalità), che ha lo scopo di sollecitare l’Amministrazione cittadina a sbloccare le pratiche dormienti (vedi manufatti edificati in Zona di Rispetto); ad affrontare le vertenze legate a questioni urbanistiche locali e, più in generale, i provvedimenti lesivi alla proprietà immobiliare. Cittadini che hanno anche sentenze favorevoli del Tar e che attendono l’approvazione, in…
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