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Ammirevole l’iniziativa culturale intrapresa a piazza Castello: Le bancarelle del libro
Per alcuni giorni la storica piazza Castello si è trasformata in una vera propria oasi di cultura grazie ad un’iniziativa, che ha attirato l’attenzione e la curiosità di residenti e passanti. Il riferimento è alle bancarelle del libro, dov’era possibile acquistare o barattare un buon libro, che rappresenta sempre un’ottima occasione, per valorizzare ed arricchire il nostro patrimonio conoscitivo e per tutelare i libri, il loro riuso e la loro promozione alla lettura. La lettura ci accompagna sempre durante la nostra vita, da quando frequentiamo la scuola, a quando vogliamo impiegare concretamente ed in modo costruttivo il nostro tempo libero. E’ noto, infatti, che leggere fa bene ed arricchisce in tanti e svariati modi, al punto da essere fondamentale tanto quanto alimentarsi. I promotori dell’iniziativa hanno proposto una vasta scelta dei titoli, dalla letteratura alla saggistica, dai romanzi ai testi scientifici. Insomma tanti libri per tutti i gusti e per tutte le età. Promotore ed ideatore di questa libreria itinerante ed all’aperto è stato il sig.Filippo Pirone il quale, in sinergia con le varie amministrazioni comunali, è riuscito ad organizzare un circuito culturale, attraverso i vari Comuni, con la sua straordinaria bottega di lettura. Il progetto prevede lo stazionamento in piazza per cinque giorni al mese per un periodo semestrale, sempre però che le Istituzioni locali vogliano prorogare l’evento. L’iniziativa ha riscosso un grande entusiasmo in coloro, che hanno visitato lo stand, senza distinzione di ceto o classe d’età. Tutti, dallo studente al professionista, attratti dall’ampia offerta libraria proposta. Ritrovare tanta buona cultura in piazza non è certo cosa di tutti giorni. Discreto e grazioso anch’io, presso questo mercatino del libro, ho trovato dei testi da acquistare, con i quali arricchire il mio budget culturale. Ed è noto, che la cultura ed il sapere possono trasformarci in uomini liberi e liberarci dagli schemi convenzionali, che spesso la società, di cui facciamo parte, vuole imporci.
Read More »Dopo 40 anni il Museo Archeologico è realtà: arrivano i primi 100 reperti
E’ iniziato lo scorso 18 maggio, al Museo di Archeologia e Storia del Territorio di Acerra e Suessula, situato all’interno del Castello dei Conti di Acerra, il trasferimento dei materiali archeologici per l’allestimento nelle apposite vetrine e sulle griglie predisposte sulla base del progetto scientifico della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli. Si tratta di circa 100 pezzi, tra materiali e frammenti architettonici, che andranno a comporre la prima sala del Museo stesso, elemento di valorizzazione dei due siti antichi ricadenti nel territorio comunale di Acerra, la città romana e la Suessula etrusca. Il Sindaco Lettieri ha annunciato l’arrivo dei materiali archeologici con un video sui social, in cui si vede un frammento di anfora del 12° secolo a.C. “E’ una giornata importantissima – riferiva il primo cittadino -. Dopo 40 anni, siamo riusciti a far arrivare al Castello dei Conti i nostri reperti archeologici di Acerra. Sappiamo tutti, che si tratta di un risultato importantissimo per la storia della valorizzazione della città che ora, possiamo dirlo, ha attivato il volano dell’economia culturale”. La prima Delibera di Giunta comunale che istituiva il Museo di Archeologia ad Acerra, è del 1982 con Sindaco l’On.Caruso ed Assessore alla Cultura il Dott.Antonio Santoro. Da allora tante le vicende alterne che hanno segnato la convenzione per l’istituzione del Museo. La Soprintendenza Archeologica, già nel 1996, ha ritenuto, che la struttura museale costituisse un valido supporto all’azione di tutela e valorizzazione del ricco patrimonio archeologico ricadente nel territorio di Acerra e, pertanto, propose uno schema di scrittura privata per l’istituzione e la gestione dello stesso Museo. Nel 2009 l’allora Commissario straordinario del Comune di Acerra trasformò la Sezione di Archeologia del Museo Civico in Museo vero e proprio. A partire dal dicembre 2012 l’attesa svolta che la città di Acerra attendeva da tempo: con Delibera di Giunta comunale fu ratificato dal Comune lo schema definitivo di convenzione tra Ministero, Regione Campania, Soprintendenza e Comune, recependo tutte le modifiche necessarie. A gennaio 2013 il Comune di Acerra ha approvato lo schema attualizzato di gestione della stessa istituzione museale. A maggio 2013 la Regione Campania ha approvato lo schema definitivo di convenzione, firmata nell’aprile del 2014, mentre nel marzo 2022 è stato emanato il Decreto di autorizzazione al deposito temporaneo emanato dalla Direzione Generale Archeologia, Belle…
Read More »Via libera al Museo dell’Archeologia: dopo 70 anni tornano 621 reperti
Semaforo verde, dopo oltre 20 anni di false partenze, per il Museo Archeologico. Il Ministero della Cultura ha autorizzato, a metà del mese scorso, il trasferimento nella sede del Castello baronale di 621 reperti provenienti da campagne di scavo effettuate nell’agro acerrano. Nelle teche allestite da un ventennio saranno esposti vasellame ed oggetti rinvenuti nell’antica città di origine osca Suessula ed in quella romana di Acerrae. E, dopo oltre 70 anni, torneranno in città anche alcuni reperti della collezione Spinelli, in parte custoditi dalla fine della II guerra mondiale nei depositi del Museo Archeologico di Napoli. Inoltre tra i materiali che giungeranno nelle ex scuderie del Castello baronale, ci saranno anche reperti preistorici, risalenti all’età del bronzo di epoca ellenistica. Pertanto viene data concretezza al polo museale acerrano ed il nuovo Museo costituirà un elemento di valorizzazione dei due siti antichi presenti nell’agro acerrano: la città romana di Acerrae e Suessola, un insediamento di origine osco, misteriosamente abbandonato dai suoi abitanti e sepolto nelle campagne al confine con Maddaloni. Da uno di questi stanzoni è possibile ammirare i resti del sottostante Anfiteatro romano, riportati alla luce durante alcuni lavori di restauro dell’antico maniero. E tra i reperti ci sono anche manufatti e vasi rinvenuti in località Calabricito alla fine dell’Ottocento durante gli scavi, che riportarono alla luce parte del Foro della vecchia Suessola. Una prima Delibera, che istituiva il Museo di Archeologia di Acerra, risale addirittura al 1982. Ma è dagli inizi degli anni 2000 che fu individuata la sede ed allestite le teche. Nel 2014, infine, fu apposta la firma alla convenzione tra il Ministero della Cultura ed il Comune, che segnò ufficialmente la nascita della struttura.
Read More »Calcio, Italia-Turchia si è giocata a Konya, città da dove giunse il culto di San Cuono e Figlio
La nazionale italiana di calcio ha giocato la sua ultima partita, lo scorso 29 marzo, contro la Turchia a Konya. Che, per ironia della sorte, è una città, che ha profondi legami religiosi con la provincia napoletana. Proprio dall’antica Iconio, l’attuale Konya, una metropoli di oltre un milione di abitanti sita sull’altopiano anatolico, la tradizione vuole che sia giunto il culto dei santi patroni di Acerra. San Cuono e suo figlio Conello furono messi a morte, dopo atroci supplizi, il 29 maggio del 275 dopo Cristo. Ma come, seicento anni dopo, la loro adorazione giunse dalla Turchia fino ad Acerra, è ancora un mistero. Per gli storici ci sarebbero due ipotesi. La prima racconta che le reliquie di San Conone e del figlio, assieme alla notizia del loro martirio e della loro santità, sarebbero giunte ad Acerra nell’Ottavo secolo, quando l’imperatore romano d’Oriente vietò il culto delle immagini sacre. Molti religiosi e fedeli, non volendo ubbidire alla proibizione, si rifugiarono soprattutto in Grecia ed in Italia meridionale, dove le popolazioni avevano accolto con indifferenza ed ostilità questa legge. Spesso portarono con sé immagini sacre e reliquie di santi, per salvarle dalla distruzione. Tra queste probabilmente c’erano anche le reliquie dei patroni di Acerra. La seconda ipotesi, invece, racconta che alcuni fedeli di Acerra andati in pellegrinaggio in Terra Santa, durante il viaggio visitarono anche altre città dell’Asia Minore, nelle quali avevano vissuto santi e martiri. E fu proprio ad Iconio, che conobbero la storia di Conone e Conello e riuscirono a portare con sé le loro reliquie. Di certo c’è, che nel 1079 il culto di San Cuono e Figlio era già radicato ad Acerra, che è l’unica città d’Italia, a venerare i due Santi. Una circostanza che ha spinto più volte il Vescovo Antonio Di Donna, a voler promuovere un gemellaggio tra Acerra e Konya, dove attualmente c’è una piccola comunità cattolica guidata da due suore. Il progetto era entrato in una fase operativa, ma si è interrotto a causa della recente pandemia.
Read More »Nel Castello dei Conti presentato il libro “Borgo Italia”
Grande soddisfazione per la presentazione dell’ultimo libro dell’istituto Stato e Partecipazione, in una sala dei Conti al massimo della capienza permessa. Il Castello baronale ha ospitato, sabato 19 febbraio, l’evento “Borgo Italia – identità, demografia, innovazione. Per la rinascita delle piccole patrie”. Non solo la città di Pulcinella è scelta come palcoscenico, per raccontare un’Italia fatta di borghi, bellezza, mille potenzialità inespresse, ma è stata anche un’accesa occasione di confronto sulla situazione, in cui vertono i Comuni dell’entroterra della Campania, caratterizzati da una grande tradizione agricola. Vincenzo Riemma, da tempo dirigente di più sigle del terzo settore ed organizzazioni giovanili, è stato delegato dall’Istituto, per moderare l’evento. Riemma, mettendo in evidenza la delicata situazione di queste realtà, ha poi offerto alla platea un’ampia riflessione sulla situazione e sulle criticità della città di Acerra ed ha cercato insieme ai prestigiosi ospiti delle possibili soluzioni di rilancio. A questo proposito il Prof.Gian Piero Joime, co-autore del libro e docente di Economia dell’Ambiente e del Territorio presso le Università Marconi e La Sapienza di Roma, nel riportare alcuni dei dati, che dimostrano come una parte d’Italia stia scomparendo silenziosamente, ha dichiarato che sia “necessario porre l’attenzione su un elemento identitario da preservare e valorizzare, per portare alla luce le vere potenzialità dei nostri territori”. Ed ha aggiunto: “Bisogna riattivare la sintesi di tradizione e di innovazione, per invertire il declino, perché non ci siano più aree fragili ma piccole patrie ammirate da tutto il mondo”. A Vincenzo D’Anna, dottore in comunicazione e marketing politico ed istituzionale, è stato chiesto, se ci fosse una ricetta, per ben esprimere queste potenzialità: “Investire sul capitale umano e sociale. L’amministrazione comunale potrebbe stipulare un accordo con le facoltà di comunicazione e scienze politiche campane, per degli stage presso gli assessorati e sfruttare le vere potenzialità dei nostri giovani. Un modo per legare loro al territorio natio e valorizzare davvero le nostre risorse”. Palese e condiviso l’apprezzamento per l’intervento di Nello Donnarumma, giovane sindaco di Palma Campania e responsabile del dipartimento enti locali di FdI, che ha posto l’attenzione sulla opportunità di un confronto e una condivisione di “buone pratiche” per la promozione e tutela dei prodotti tipici dell’entroterra campano, unitamente a un contesto di sicurezza e coinvolgimento della popolazione. Inoltre, cogliendo gli spunti di Joime…
Read More »“Pedocriminalità – Fra tratti dispotici e menzogne”. Il nuovo libro del prof.Carlo D’Angelo
Si intitola “Pedocriminalità – Fra tratti dispotici e menzogne” (Casa editrice Edi) l’ultima pubblicazione del famoso psicologo-psicoterapeuta Carlo D’Angelo, già autore di altri libri, tra i quali “Nessun altro lo potrà fare per te”. Questa volta il dott.D’Angelo offre un rinnovato approccio clinico e culturale al complesso fenomeno degli abusi sessuali sui minori. Nello specifico egli ‘prova’, al di là di ogni demagogia difensiva ed offensiva, a farci comprendere, che l’identità ministeriale dei consacrati nella chiesa per il Regno di Dio non è, di per sé, causa delle aberrazioni, che hanno visto la Chiesa come luogo di perversione, crimine e violenza fino all’abuso sessuale. Nella drammatica piaga della pedocriminalità non c’è alcun amore per il bambino/a, ma si perpetua un vero e proprio crimine sul corpo innocente di quel bambino/a. La presentazione del libro è stata curata da don Tonino Palmese, prete e salesiano, che parte proprio dalle riflessioni offerte nel testo dal prof.D’Angelo, per approfondire la “tragedia”, che ha visto la Chiesa Cattolica coinvolta più volte come patologia e cura allo stesso tempo. “Carlo D’Angelo entra con competenza nel tema – precisa don Tonino – ed evidenzia, che pedocriminalità include sia l’aspetto morale che penale del fenomeno e s’intende, con esso, qualsiasi forma di comportamento sessuale e vulnerabile verso i bambini e le bambine. Io intanto ho usato due lenti, per leggere questo testo: la fragilità e l’innocenza. Circa la prima, sono persuaso, che abitare la fragilità, la propria e quella altrui, vuol dire riconoscere l’alto valore antropologico di tale scelta. Ogni essere va considerato, accolto e valorizzato per l’essere sempre, comunque e dovunque, non come “nient’altro che” ma come “tutt’altro che”. Nel momento in cui, per definire l’altro, poniamo dei “paletti” dettati dalla nostra soggettività, c’è il reale pericolo di ridurre l’altro a schiena da scalare per il nostro delirio di onnipotenza. Lo stesso concetto di fragilità evidenzia come, in ogni tempo, gravi sempre un pericolo su una vita dedicata ad un’errata ricerca della perfezione. La qualcosa comporta in tantissimi nevrosi, frustrazione e depressione. La fragilità è l’ermeneutica necessaria, per giungere ad un’idea e conoscenza dell’onnipotenza salvifica. La seconda lente – scrive il prete – ossia l’innocenza, è quella rappresentata dalla culla-letamaio di Betlemme. Dio, anziché manifestarsi attraverso una teofania, chiese all’umanità di essere riconosciuto attraverso…
Read More »Riceviamo e pubblichiamo
Pubblichiamo, di seguito, la lettera inviata nei giorni scorsi dal dott.Antonio Santoro, al Ministro della Cultura Dario Franceschini. “Onorevole Ministro, Acerra dalla storia bimillenaria, ha bisogno del suo aiuto. Sia per evitare il crollo della vanvitelliana Casina Spinelli, ritenuta con il Decreto ministeriale del 21 luglio 1994 Bene di interesse Storico-Artistico, secondo la Legge n.490/1999. La Casina, con annessa Pagliara, dove si produceva la mozzarella, fu costruita nel 1778 da Ferdinando III De Cardenas, XLIII Conte di Acerra. E sia per riportare da Napoli la collezione Spinelli, che formava il primo Museo Nazionale campano, nelle sale adibite nel 1992, dal sottoscritto in qualità di sindaco, a Museo Archeologico. Ciò nonostante la convezione firmata l’8 aprile 2014 dal sindaco Lettieri, dall’Assessore regionale al ramo e dalla Sovrintendenza. Seguo il suo lavoro ministeriale ed apprezzo la sua passione e la sua competenza per la cultura, che non si mangia ma che fa mangiare. Sono sicuro che interverrà positivamente. Allego alla presente i libri ‘La Casina Spinelli’ ed ‘Il Patrimonio degli Spinelli”.
Read More »Acerra capitale del teatro: dieci giorni di spettacoli al Castello
Acerra capitale del teatro per 10 giorni. Musiche, danze e pieces teatrali hanno preso il via, dallo scorso 14 ottobre e proseguiranno fino al prossimo 23 ottobre, nella corte e nel giardino interstiziale del Castello baronale, sede del Museo di Pulcinella. Nell’antico maniero si svolge la prima edizione del festival denominato “Variazioni di Genere”. Vengono messi in scena ben 36 appuntamenti, concentrati in 10 giorni, 20 spettacoli, 4 performance per il teatro ragazzi, differenti tipologie di laboratori, incontri e visite guidate. Il filo conduttore della kermesse è la donna e la sua condizione nel mondo: alcune rappresentazioni vedono interagire anche della Casa di Marinella, l’associazione da sempre in prima linea contro la violenza di genere. Sono previsti anche laboratori teatrali, in cui bambini e studenti possono imparare i segreti del palcoscenico ed una giornata dedicata alle maschere di Pulcinella ed Arlecchino. Il festival è stato organizzato dal Consorzio Utòpia, con il contributo del Ministero della Cultura, il sostegno della Regione Campania, il patrocinio del Comune di Acerra ed in partnership con Legambiente, Associazione Genitori Acerra, Archeoclub, La Casa di Marinella, Il Museo di Pulcinella di Acerra. “Cosa si nasconda dietro il titolo del festival, lo stanno scoprendo gli spettatori con un’Acerra, che si è trasformata in palcoscenico e piazza di incontri nazionali ed internazionali” – spiega la direttrice artistica Loredana Perissinotto in collegamento da Venezia. Insieme a lei durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse, tenutasi sabato 9 ottobre, c’erano il sindaco Lettieri, la Vice-presidente di Utopia, Francesca Rondinella, nipote dell’indimenticato Giacomo e figlia di Luciano ed una pattuglia di attori delle 30 compagnie teatrali. “Ripartiamo dalla cultura e queste manifestazioni sono anche un volano per l’economia locale” – sostiene Lettieri. “C’è molto fermento ed interesse intorno alla manifestazione. I laboratori per gli studenti sono completamente gratuiti, mentre l’ingresso alle rappresentazioni costerà appena due euro” – rivelava la Vice-presidente di Utopia (e meno male che hanno avuto patrocini e contributi di qua e di là!! ndr). «Acerra è stata scelta rispetto ad altre location proprio per la bellezza del suo Castello e qui racconteremo come, ancora oggi, la donna è spesso considerata una strega da cacciare via e cosa sia la commedia dell’arte. Addirittura ci sarà una rappresentazione teatrale in diretta streaming da Santiago de Cuba» – racconta il regista Ferdinando Smaldone…
Read More »Presentato il libro “Nessuno è escluso”.
Nel pomeriggio dello scorso 30 giugno, nella locale sede del Partito Democratico, si è svolta un’interessante ed approfondita discussione sui temi della disabilità, prendendo spunto da un libro scritto da Fortunato Nicoletti. Il libro, dal titolo: “Nessuno è escluso”, racconta la storia di Roberta, che soffre di una rarissima patologia e che registra pochi casi al mondo. La serata ha visto l’alternarsi di interventi appassionati e competenti da parte di Paola Montesarchio, Pietro Santoro, Angela Visone, dell’editore Lello Lucignano e dell’autore del libro Fortunato Nicoletti.
Read More »Il sottosuolo “restituisce” alla comunità acerrana un tesoro del passato
Il passato ritorna e spunta dal sottosuolo del nostro territorio una meravigliosa vestigia di un’antica civiltà, che dà subito lavoro agli storici ed agli archeologici. Nello specifico si tratta di una villa romana del III secolo dopo Cristo. La scoperta è avvenuta ad Acerra durante i lavori di ampliamento della cosiddetta strada “Orientale”, in via Pacinotti, al confine con Afragola, all’interno della mai decollata area Pip (Piano Insediamento Produttivo). Qui, in un’ampia zona del cantiere, le ruspe si sono dovute improvvisamente fermare, visto che un’altra importante pagina di storia dell’hinterland partenopeo stava emergendo. Del manufatto, una villa rustica, che secondo la Sovrintendenza Archeologica di Napoli sarebbe databile tra il primo ed il terzo secolo dopo Cristo, restano solo le mura perimetrali di fondazione. A renderlo noto, a seguito di un sopralluogo effettuato domenica 24 gennaio, a poche centinaia di metri dall’Asse Mediano e dall’Ipercoop, era il parlamentare Luigi Gallo (M5S), in qualità di componente della Commissione Bilancio della Camera. Il deputato grillino si sta occupando anche della possibile valorizzazione del parco archeologico dell’antica Suessula nell’ambito dei fondi del “Recovery Fund” su indicazione della Capogruppo consiliare Carmela Auriemma. “Alla fine dello scavo si valuteranno le modalità di conservazione, di ciò che resta della villa romana” – rivelava l’Onorevole, dopo essersi consultato con la Sovrintendenza di Napoli. Che, insieme al Comune, sta cercando di riportare ad Acerra alcuni tra i reperti provenienti dalle campagne di scavo nelle antiche città di Acerrae e Suessola. Ma quando tutto sembrava in dirittura d’arrivo, l’epidemia ha bloccato il trasferimento e l’allestimento del Museo Archeologico, la cui sede è stata individuata, almeno da una quindicina di anni, all’interno del Castello Baronale. Infatti, durante il sopralluogo, il parlamentare chiariva: “L’emergenza Covid ha determinato una sospensione delle attività di allestimento, che riprenderanno appena possibile. E nei prossimi mesi, grazie ai fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, sarà attivato un progetto di manutenzione e restauro delle strutture archeologiche di Suessula: il foro ed i monumenti pubblici dell’antica città”. Altre importanti antiche testimonianze acerrane sono custodite anche nel British Museum, a Londra. Il parco archeologico di Suessula, sito in località ‘Calabricito’, versa attualmente in uno stato di abbandono. Gli scavi furono dati in concessione all’Università di Salerno ma poi, per mancanza di fondi, dopo una…
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