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Al cellulare mentre si guida, multe triplicate: 1600 euro. Al via il nuovo Codice della Strada

Sanzioni pecuniarie triplicate per chi guida parlando o chattando al telefonino. La multa potrà così arrivare fino a 1600 euro. Non solo. I punti tolti dalla patente, se si è recidivi, potranno salire a 10. E’ questa, insieme ai controlli salivari immediati per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze, una delle principali novità del Codice della Strada approvato lunedì 18 settembre dal Consiglio dei Ministri, dopo il confronto nella conferenza Stato-Regioni. Un confronto da cui era emersa la necessità, di alzare il livello di attenzione, per frenare le stragi del sabato sera, sempre più tragicamente frequenti. Un testo restrittivo rispetto a quello già esaminato e che è tornato a Palazzo Chigi dopo gli ultimi casi di morti sulle strade. Nel provvedimento c’è anche un inasprimento delle sanzioni, per chi supera i limiti di velocità. Anche qui lo scopo è dare un’ulteriore stretta, per scoraggiare i comportamenti pericolosi che, nonostante gli appelli, non accennano a diminuire. Va detto poi che sono previste, ed è una novità rispetto al testo precedente, anche maggiori tutele per i ciclisti e per garantire una circolazione più sicura sulle piste ciclabili. Il nuovo Codice della Strada prevede poi la sospensione immediata della patente, per chi guida con il cellullare o commette infrazioni pericolose (20 giorni per chi viene trovato positivo per la prima volta). E poi Alcolock per bloccare le auto, di chi ha un tasso alcolico maggiore di zero e stretta sui neopatentati, che non potranno sedersi al volante di supercar, se non dopo 3 anni dal rilascio del documento di circolazione. La stretta voluta dal Ministro ai Trasporti ed alle Infrastrutture, nonché Vice premier Matteo Salvini sulla sicurezza stradale è già scattata e non farà dunque sconti. Gli ultimi tragici fatti di cronaca, purtroppo sempre più frequenti, non hanno che accelerato un cammino definito dai tecnici del Ministro. Accanto alle sanzioni più pesanti viene confermata la sospensione immediata, anche se a tempo, della patente per chi guida e, allo stesso tempo, parla al cellulare o, peggio, scrive e chatta. Stessa sorte per chi commette infrazioni pericolose, mettendo a rischio la vita degli altri. Sul punto Salvini ha già allertato la Polizia Stradale, visto che il fenomeno è in crescita esponenziale. Non ci saranno però solo maggiori controlli…

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Gli auguri del Sindaco d’Errico per l’inizio del nuovo anno scolastico

Nei giorni scorsi il Sindaco Tito d’Errico, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, formulava i suoi auguri al personale docente e non docente, nonché agli studenti ed alle rispettive famiglie dei vari istituti scolastici cittadini. Ecco di seguito il testo diffuso dallo stesso primo cittadino. “Cara comunità scolastica, inizia un nuovo anno scolastico, un capitolo emozionante di crescita e di apprendimento che ci attende, con l’auspicio che sia ricco di successi e di soddisfazioni. Incoraggio voi studenti – esordiva il Sindaco – ad essere curiosi, a porvi domande e a cercare risposte. Ricordatevi che l’apprendimento è un viaggio, non una meta. Quindi godetevi ogni momento di quest’avventura. Non abbiate paura di commettere errori, perché sono parte fondamentale del processo di crescita. Esprimo a voi genitori la nostra profonda gratitudine per il vostro continuo sostegno. Siete il pilastro, su cui i vostri figli possono costruire il loro futuro. Continuate ad incoraggiarli, ad essere presenti e a condividere con loro il valore dell’istruzione. Collaborando insieme, possiamo fornire loro le migliori opportunità per il futuro. Voglio ringraziare Dirigenti, Docenti, personale Ata e non per l’impegno instancabile, nell’educare e nell’ispirare le giovani menti. Siate custodi della conoscenza e dell’illuminazione – aggiungeva il primo cittadino – così che il vostro lavoro abbia un impatto duraturo sulla vita dei vostri studenti. Insieme creiamo un ambiente di apprendimento accogliente e stimolante, un ambiente in cui siamo tutti impegnati a promuovere l’uguaglianza, il rispetto e la tolleranza. Che questo nuovo anno scolastico sia caratterizzato da scoperte entusiasmanti e da un senso di comunità sempre più forte. Auguro a tutti voi un anno scolastico di crescita e di successo e che possiate affrontare ogni sfida con coraggio e determinazione. Voi siete il futuro della nostra città e, insieme, possiamo costruire un domani luminoso e prospero”. A proposito di provvedimenti adottati nell’ambito delle Politiche scolastiche, va ricordato che con la Delibera di Giunta n.72 del 3.8.2023 l’esecutivo del Sindaco d’Errico ha concesso in comodato d’uso gratuito all’istituto superiore ‘Munari’, per l’anno scolastico 2023/2024, otto aule dell’immobile di piazzale Renella. Anche perché sono stati portati a termine i lavori di rifunzionalizzazione degli spazi del I Circolo didattico, consistenti nella realizzazione di un varco d’accesso all’edificio scolastico. Così come sono stati assegnati al Liceo superiore, che nel frattempo ha…

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Intesa raggiunta, la ‘Casa del Popolo’ torna alla comunità acerrana

“A piazza Castello riapre la Casa del Popolo”. A comunicarlo era, nei giorni scorsi, la locale sezione del Partito Democratico attraverso un comunicato stampa, nel quale si legge: “L’obiettivo di restituire alla città la ‘Casa del Popolo’, un patrimonio della sua storia politica e democratica, inaugurata da Enrico Berlinguer nel 1980, è stato anche formalmente raggiunto, grazie all’intesa tra la Fondazione, che ne detiene la proprietà, e la costituita Associazione “Casa del Popolo Acerra E. Berlinguer APS. Nelle case del popolo, sedi del Partito Comunista Italiano, si sono formate generazioni di uomini e donne, che hanno poi costituito la spina dorsale del movimento riformatore e progressista italiano. Esse sono state luoghi di socialità diffusa, espressione della cultura della solidarietà e dell’impegno. A motivare quanti ci hanno creduto in questi lunghi mesi, è stata la consapevolezza, che di fronte alle trasformazioni sociali e culturali del nostro tempo, restituire alla Città la Casa del Popolo potesse rappresentare ‘una straordinaria opportunità: un rinnovato luogo di partecipazione, di confronto, di incontro e di iniziativa’, uno “spazio aperto” che veda protagonisti le donne e gli uomini, i giovani ed il mondo dell’associazionismo culturale, sindacale e politico, che si riconoscono nei principi fondamentali della Costituzione antifascista, nei valori di progresso e di uguaglianza, di liberazione ed emancipazione, insomma nel ricco e variegato arcipelago della Sinistra. Uno spazio comune capace di accogliere, di ascoltare, in cui ritrovare una rinnovata unità di iniziativa, uno strumento di promozione sociale e culturale; un luogo di pace, integrazione ed accoglienza…uno spazio di legalità e tutela dei diritti”. E’ con queste finalità che è nata l’Associazione “Casa del Popolo Acerra E. Berlinguer APS”. Tanto resta da fare. Il percorso è ancora lungo e tortuoso ed ha bisogno del contributo di tutti quelli, che vorranno essere protagonisti di una nuova stagione di impegno”. La Fondazione “Gerardo Chiaromonte” era intenzionata a trasformare la sede del vecchio PCI in tre mini appartamenti e due negozi, da collocare sul mercato immobiliare, così come si evince dalla licenza edilizia.

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Cronaca di un’estate torrida e non solo per il caldo

Riprendiamo le pubblicazioni di quest’organo d’informazione dopo la pausa estiva anticipando, in breve, gli argomenti salienti, di cui abbiamo trattato all’interno di questo numero. Articoli che saranno, com’è accaduto sino ad oggi, oggetto di consultazione da parte di lettori ed amanti della corretta informazione. La madre di tutte le notizie era, indubbiamente, la paventata realizzazione quarta linea del termovalorizzatore. Una notizia che piombava sulla città venerdì 14 luglio 2023 quando, in pari data, il Consiglio regionale campano aveva approvato l’accantonamento di una somma pari a 27 milioni di euro, per la realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore e per sostenere le spese di adeguamento e manutenzione dello stesso (anche se poi dalla Regione circa la quarta linea giungevano smentite). Il provvedimento era contenuto nell’assestamento e variazione di Bilancio di Previsione per il prossimo triennio. I 27 milioni fanno parte di un “tesoretto”, realizzato con i maggiori introiti incamerati nel 2021 dalla vendita di energia elettrica prodotta dall’impianto tramite la combustione dei rifiuti. Un tesoretto che già nel luglio dell’anno scorso era stato destinato alla costruzione del nuovo forno del termovalorizzatore, ma che ancora non era stato formalizzato tra le voci di Bilancio. Nelle intenzioni della Regione la realizzazione della quarta linea dovrebbe far fronte ai diversi stop degli altri forni durante la manutenzione, a cui sono soggetti (almeno 6 all’anno distribuite tra le linee) e quindi mettere riparo alle emergenze di smaltimento dei rifiuti, che si verificherebbero dal mancato funzionamento dell’impianto. Ma soprattutto anche in vista della fermata totale o parziale per un periodo molto lungo del termovalorizzatore prevista tra il 2027 ed il 2029, fissata a 20 anni dall’entrata in funzione per la manutenzione alle caldaie. Ovviamente la decisione sortiva le proteste e la rabbia della comunità locale ed una seduta straordinaria del Consiglio comunale datato 20.07.2023. Altro tema importante e comunque legato all’ambiente era la sentenza emessa il 19 luglio scorso dai giudici dell’VIII sezione della Corte di Appello di Napoli, i quali rigettavano le istanze avanzate dai legali dei fratelli Pellini, tendenti a chiedere la restituzione dell’ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare dei loro assistiti e puntando, a far dichiarare inefficace la confisca del patrimonio decisa in primo grado nel 2019 dal Tribunale per le Misure di Prevenzione. E pertanto, attraverso apposita udienza camerale a porte…

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La villa comunale di via Manzoni aperta dalle ore 7:00 alle ore 24:00

La Villa Comunale aperta fino a mezzanotte. Una novità attesa dagli Acerrani, che possono beneficiare fino a tarda sera del Parco Pubblico di via Manzoni. La struttura, infatti, inaugurata nel 2020 e che si sviluppa su circa 20 mila metri quadri, a seguito dell’Ordinanza sindacale n.23/2023, è aperta tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 24:00. E ciò grazie al nuovo regolamento sull‘orario di lavoro dei dipendenti dell’Ente approvato in Giunta, che ha visto l’Amministrazione comunale attivarsi, per assicurare la piena fruibilità di tutte le strutture pubbliche cittadine. Il Parco è vigilato dal personale della Polizia Municipale e dai dipendenti in servizio proprio all’interno della struttura. “Ai miei concittadini chiedo di osservare e rispettare alcune semplici regole e goderci questo nostro bel parco” – ha sottolineato il Sindaco Tito d’Errico. La Villa ha un percorso naturalistico ambientale, spazi dedicati al tempo libero, due aree attrezzate a parco giochi per i bambini, un’area spettacolo ed eventi ed aree sportive. Nel corso del tempo è divenuta un luogo di aggregazione e di svago per le persone, che intendono trascorrere all’aperto il proprio tempo libero, promuovendo l’integrazione e la socializzazione. L’Ordinanza prevede alcuni divieti, tra cui: introdurre biciclette, ciclomotori, motocicli e velocipedi. Tale disposizione non si applica alle motocarrozzette per il trasporto dei portatori di handicap, ai mezzi di soccorso, ai mezzi della vigilanza ed ai mezzi utilizzati per l’esecuzione dei lavori di manutenzione del parco. Consumare cibo e bevande alcoliche; introdurre animali; giocare con il pallone o con giochi che prevedono il lancio di oggetti.

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Quanto fumo dai camini. Ma anche dalle bocche

Il Consiglio regionale campano, in data 14.07.2023, ha approvato l’accantonamento di 27 milioni di euro, per la realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore. Giusta l’indignazione, la protesta, la rabbia della comunità acerrana. Ma a quelli, soprattutto dell’opposizione cittadina, che si ergono a paladini del territorio e puntano il dito contro, bene ha fatto Fratelli d’Italia a scrivere che: “Non ci stupisce l’ipocrisia di gran parte dell’opposizione acerrana in Consiglio comunale, che fa retorica da avvoltoio nei comunicati stampa ma dimentica che, nei fatti, molti Consiglieri regionali che hanno votato favorevolmente allo stanziamento, sono legati a doppio filo con diversi loro consiglieri comunali della coalizione Per Acerra Unita. Uno scenario da circo equestre, dal quale i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia hanno espresso il loro dissenso, non partecipando alla votazione…”.

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L’Agriturismo “Il Gruccione” e la sua gastronomia tra mare, vulcano e cielo

Come un angolo di Paradiso caduto in terra e rimasto incredibilmente sospeso tra il mare, i vulcani ed il cielo, l’ormai noto Agriturismo “Il Gruccione” si pone sempre più in primo piano, come luogo eletto per un’enogastronomia d’eccellenza. Nato grazie alla passione ed ai sacrifici del viticoltore Antonio Iovino (nella foto) e della moglie Teresa Amore, la magnifica realtà di Monte Spina affascina subito il visitatore per le sue verdi distese di ortaggi ed alberi da frutta e per i suoi meravigliosi tralci di Piedirosso e di Falanghina. Luogo ideale per i buongustai e gli amanti delle cose buone offerte dalla terra e servite a chilometri zero, nel ritrovo culinario appartenente alla famosa azienda vitivinicola “Iovino” tutto ha il sapore del buono e del naturale. Un luogo dove non mancano gli eventi, come il recital spettacolo dello scorso 14 luglio, che è stato un viaggio affascinante nella poesia e nella canzone napoletana del 1900. Situato nel cuore dei Campi Flegrei, in via San Gennaro Agnano, 63 a Pozzuoli l’agriturismo, prendendo spunto per il nome di “Gruccione” dal famoso e coloratissimo piccolo volatile, ai suoi amici offre il meglio di una cucina divisa tra il mare e la terra. Grazie al lavoro del giovane rampollo di famiglia, il bravo agrichef Giuseppe Iovino (volto noto per le sue meritate vittorie nel programma di Antonella Clerici ‘E’ sempre Mezzogiorno, in onda su Rai 1) e grazie all’impegno dell’altro valente collaboratore, Salvatore Di Meo, al Gruccione a giungere a tavola sono le più celebrate ricette della tradizione napoletana, sempre animate da un tocco di piacevole innovazione. Ricette capaci, quindi, di evidenziare tutte le caratteristiche di una cucina ricca di tradizione e sapori divisi tra il mare e la campagna. Divisa tra la bellezza agreste e marinara tipica dell’area puteolana, la roccaforte culinaria ed enologica di Antonio Iovino propone sempre dei piatti eccezionali abbinati a dei vini che, per qualità e valore, continuano a meritare tra manifestazioni e premi un posto d’onore a livello europeo. Tant’è che, parlando di vini, il patron Iovino, titolare dell’Azienda Vitivinicola Montespina, dopo aver portato ai vertici del gradimento nazionale il suo Piedirosso Doc “Gruccione”, si è imposto, ottenendo vari premi per la sua Falanghina ‘Grande Farnia’. E’ con il suo prezioso nettare 2020, infatti, che il noto…

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A rischio, secondo l’opposizione, i 3 milioni del PNRR per le sorgenti del Riullo. Ed invece…

Stando ad un comunicato stampa inviato di recente dalla coalizione di opposizione X Acerra Unita, si denunciavano “forti ritardi dell’Amministrazione rispetto ai tempi per l’affidamento dei lavori, finanziati con il PNRR, per la rinaturalizzazione delle Sorgenti del Riullo e la valorizzazione del Parco Naturale. La Giunta comunale rischia di perdere, secondo l’opposizione consiliare, il finanziamento, circa 3 milioni di euro, avendo mancato l’obiettivo di affidare i lavori al 30 giugno 2023, per aver approvato il progetto definitivo solo il 28 giugno 2023. E’ stata chiesta una proroga per l’affidamento dei lavori al 30 settembre, ma ciò lascia immaginare che, con la scusa dell’urgenza dell’affidamento, verranno utilizzate procedure di appalto poco trasparenti. Siamo fortemente preoccupati, perché l’urgenza verrà utilizzata per procedure semplificate, che diminuiscono i controlli, ma anche preoccupati per la qualità dei lavori che verranno fatti. E ciò alla luce del precedente di Corso Italia. I lavori dovranno essere collaudati e rendicontati entro il 31 marzo 2026, cioè tempi strettissimi per un’opera pubblica di questa portata. Come opposizione politica ed istituzionale seguiremo tutti i passaggi progettuali e di gara, – concludevano i consiglieri di minoranza – e chiediamo al Sindaco, di impartire idoneo indirizzo affinchè i tre commissari della gara vengano sorteggiati tra gli aventi titolo e non nominati dalla burocrazia comunale, per evitare il sospetto dell’ingerenza politica. Il Sindaco, quello vero o quello finto, sono refrattari ad ogni confronto e si caratterizzano per una presunzione senza precedenti”. Ebbene, al di là del fatto che sembrano spariti all’improvviso i timori, che avevano i gruppi di opposizione circa la presenza di rifiuti addirittura radioattivi nella zona del Riullo, tanto da chiedere la convocazione della Commissione consiliare Ambiente. Ma dalla lettura della Determina n.794 dell’11.07.2023, a firma del Dirigente ai Lavori Pubblici Giovanni Soria, emerge che “si dà avvio alla procedura di scelta del contraente per l’affidamento dell’appalto integrato mediante una procedura negoziata telematica per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori “Intervento di Rinaturalizzazione delle sorgenti del Riullo e del Rio Gorgone e valorizzazione del parco naturale”. Detta procedura sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, L’importo massimo dell’appalto è pari ad euro 1.506.777,92 e l’intervento è totalmente finanziato con fondi NextGeneratioEU – PNRR. E allora?

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Fare rete per contrastare il bullismo, confronto al Castello dei Conti

Contrastare il bullismo, facendo rete tra i tutti i soggetti coinvolti. Se n’è discusso lo scorso 12 luglio al Castello dei Conti nel corso di un convegno dal titolo “la Forza della Fragilità – Io dico no Bullismo”, promosso dall’associazione ‘Eclisse’, presieduta da Francesco Stompanato, il quale ha riunito istituzioni politiche, associazioni, Forze dell’Ordine ed esperti del settore per un confronto, dal quale far emergere proposte e spunti di interesse per i giovani. “Come Ente facciamo parte della Rete Scolastica contro il bullismo – sottolineava il Sindaco Tito d’Errico – realizzando in sinergia interventi per combattere questo fenomeno, che nasce soprattutto a scuola, lì dove è necessario, che i ragazzi si aprano con i docenti e le famiglie. Perché quando non viene affrontato in maniera adeguata, possono sorgere danni di tipo ansiogeno e psicosociale. E’ fondamentale, tuttavia, fare rete: ecco l’importanza della presenza dei Carabinieri con il maggiore Pietro Barrel”. “La caserma dei Carabinieri è il posto, dove può avvenire questo confronto – spiegava l’ufficiale dell’Arma, che guida la Compagnia di Castello di Cisterna – in quanto noi conosciamo il problema e abbiamo gli strumenti, che possono aiutare a risolverlo”. “Il ruolo di un’Amministrazione pubblica è creare spazi e luoghi di aggregazione per i nostri ragazzi – era l’analisi del Presidente del Consiglio comunale Raffaele Lettieri – il lavoro da fare è tanto ed occorre che ognuno faccia la propria parte, magari cominciando a fare un buon uso del telefonino”. La tecnologia, in questo senso, ha portato ad accrescere il problema, consentendo ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati da smartphone o pubblicati sul web. “I social deresponsabilizzano l’individuo – sosteneva il Consigliere regionale Vittoria Lettieri, tra i promotori della proposta di legge regionale per l’assegnazione di uno psicologo alle scuole – ma le conseguenze di quello che scriviamo rimangono. Il mondo scolastico, pertanto, ha bisogno di una figura, in grado di comprendere dov’è il problema ed avere gli strumenti adeguati per contrastarlo”. “Ciò che maggiormente serve oggi – l’intervento del Vicesindaco Gennaro Iovino – è una maggiore educazione nei rapporti”.

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Vaccini, sospeso per un altro anno il pagamento delle multe elevate a chi non si vaccinò

Riflettori ancora puntati sulla questione Covid-19, i conseguenti vaccini ed i suoi effetti avversi. Dopo che la rappresentante della Pfizer aveva riferito dinanzi al Parlamento Europeo, che mai la società produttrice dei vaccini aveva garantito la non trasmissibilità del virus da un soggetto vaccinato all’altro e viceversa, si sono susseguite in questi mesi le testimonianze di coloro, che preannunciavano gli effetti nefasti dei vaccini anti Covid. Al di là delle trasmissioni di “Fuori dal Coro”, condotta da Mario Giordano da cui emerge, che dietro al muro dell’omertà si nascondono anche le morti improvvise, verificatesi dopo l’inoculazione del vaccino. Ma il silenzio degli innocenti chiede di conoscere la verità, nel rispetto di chi ha perso i propri cari, di chi soffre ed ha sofferto. Questa volta, più che parlare dell’aspetto sanitario delle vaccinazioni, è il caso di riportare quanto scritto, in data 22.06.2023, dal quotidiano “La Verità” (ma poi anche dal Sole 24 Ore), che riferisce della sospensione, per un altro anno, del pagamento delle multe di 100 euro comminate ed inviate, a chi non si era vaccinato entro il 15 giugno 2022, pur dovendo obbligatoriamente farlo, in quanto aveva più di 50 anni. Obbligo, è bene ricordarlo, imposto dal Governo Draghi, ossia quello che diceva: “Non ti vaccini, ti ammali e muori. O fai morire gli altri”. Salvo, poi, essere clamorosamente smentito dai fatti, dai dati, dalla scienza e dalle circostanze. Ma sono in tanti, che non vollero piegarsi all’obbligo vaccinale e farsi inoculare il “liquido sospettoso”. E allora ci si chiede: perché un altro anno di sospensione? Perché le multe non vengono cancellate? Qual è la motivazione? In primis c’è una motivazione politica. Ma la vera motivazione è che sono illegittime. Molti avvocati lo avevano già detto nei mesi scorsi, ma ora la prova del nove sta arrivando con i primi ricorsi presentati contro le multe e le prime sentenze favorevoli ai ricorrenti. Con l’avvocato Chialastri la giornalista di Rete 4 Raffaella Regoli ha presentato ricorso, facendo opposizione al Giudice di Pace, corrispondendo un importo pari a 17 euro anzichè 45. Le sentenze emesse dai Giudici di Pace di Torino e Milano, ad esempio, stanno confermando che “il ricorso è fondato, in quanto il Ministero della Salute (udite bene ndr), non ha la competenza, per dettare le…

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