Autore: Redazione

Piazza Duomo: partiti gli interventi di riqualificazione e restauro della fontana

Nell’ambito della riqualificazione e sistemazione delle piazze cittadine l’Amministrazione comunale, alla fine del mese scorso, manifestava l’esigenza di ripristinare la fontana ubicata a piazza Duomo, nello slargo antistante la Cattedrale e che rappresenta un elemento ornamentale della piazza stessa. Si tratta di lavori di restauro e conservazione da apportare, appunto, alla fontana pubblica, che è composta da tre vasche sovrapposte, sostenute da una colonna centrale e che è collocata su un basamento circolare in pietra lavica. Ma non mancano le note dolenti, dovute sia all’incuria che agli atti vandalici, di cui spesso sono interessati gli elementi dell’arredo urbano. Le pareti interne della vasca inferiore in pietra calcarea, che presenta un diametro di circa 4 metri, risultavano infatti imbrattate da vernice di colore azzurro, mentre quelle esterne presentavano un diffuso degrado manutentivo. La vasca intermedia, anch’essa in pietra calcarea, si presentava di colore scuro, determinato dalle incrostazioni e formazioni di una spessa patina biologica, che incrementava lo stato di degrado del marmo. La vasca terminale non risultava dello stesso materiale di quelle sottostanti, per cui era sostenibile l’ipotesi di una sostituzione in luogo di quella originaria in pietra calcarea. Come si evinceva dalla relazione tecnica, stilata dal tecnico comunale incaricato di seguire i lavori, non risultavano documenti agli atti del Comune, che potessero essere validi ai fini di una ricostruzione storica della fontana. Veniva infatti reperita solo una foto storica, dalla quale era stato possibile desumere che la vasca superiore fosse corredata di un elemento terminale che, presumibilmente, riprendeva le fattezze del giglio rappresentato nello stemma comunale. Dalla visione della foto era possibile ipotizzare il sistema di getto dell’acqua, che avveniva a caduta dall’alto e non attraverso l’impianto esistente, che alimentava i getti attraverso un anello circolare montato nella vasca inferiore. Tale ipotesi è sostenibile dalle informazioni assunte presso il Museo del Castello Baronale, dove si può visionare un elemento scultoreo a maschera, raffigurante un putto che, insieme agli altri due elementi, costituivano originariamente il sistema di getto nelle vasche sottostanti. Adesso il tipo di intervento, che è iniziato lo scorso I febbraio e che comporta una spesa di 10.650,00 euro e tempi di esecuzione fissati in 20 giorni, prevede opere di sostituzione degli elementi originari ed opere di pulitura dei materiali con ricostituzione delle parti ammalorate e divelte…

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Il Tribunale condanna il Comune ed accoglie il ricorso della Provincia

La cronaca giudiziaria e, con specifico riferimento, quella che ci riferisce di citazioni, ricorsi, ingiunzioni di pagamento, costituzioni in giudizio, transazioni bonarie ecc. è tra gli argomenti, ai quali sempre diamo ampio risalto. E ciò, ovviamente, perché la materia appassiona i nostri tantissimi lettori, che vengono a sapere da quest’organo di informazione delle centinaia di cause, che finiscono per avere un interesse diffuso per i cittadini acerrani. Occupiamoci, adesso, della sentenza n.2688/2009 (notificata al Comune il 29 maggio 2009) emessa dal Tar Campania – V Sezione (Presidente Dr. Antonio Onorato), a seguito del ricorso n.367/2009 proposto dalla Provincia di Napoli (difesa e rappresentata dall’Avv.Aldo Di Falco) contro il Comune di Acerra, (difeso e rappresentato dall’Avv.Maurizio Balletta) per l’annullamento dell’Ordinanza sindacale n.60 del novembre 2008, con la quale l’ex sindaco Marletta ordinò, ai sensi dell’art.54 del D.Lgs 267/2000, di provvedere con la massima urgenza alla rimozione dei rifiuti giacenti lungo la strada provinciale 517 Fangone località Gaudello. I fatti. Con nota del 22.09.2008 la II Direzione Viabilità dell’Amministrazione Provinciale di Napoli segnalava al Comune di Acerra che in prossimità del tratto di strada 517 Fangone località Gaudello, ricadente nel suo territorio, giacevano rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non, abbandonati da ignoti e, pertanto, invitava con urgenza a rimuoverli e smaltirli secondo le normative vigenti. “L’Amministrazione comunale – si legge nella sentenza – anziché esercitare le proprie funzioni in materia di smaltimenti rifiuti, alcuni giorni dopo, a mezzo del Sindaco, da un lato, emetteva nei confronti della Provincia di Napoli ordinanza contingibile ed urgente e dall’altro, a mezzo della Polizia Municipale, provvedeva a sequestrare l’area, nominando quale custode giudiziario il Dirigente provinciale della II Direzione, dandone contestuale informazione alla Procura di Nola. In primis l’Amministrazione provinciale ha dedotto l’illegittimità della suddetta ordinanza per violazione dell’art.2 comma 6 del D.L. 90/2008 convertito nella legge n.123/2008. Il provvedimento impugnato è stato adottato dal solo sindaco in assenza della necessaria e preventiva intesa con il Sottosegretario di Stato per l’Emergenza Rifiuti in Campania, come stabilito appunto dalla legge 123. Infatti in Campania l’esercizio dei poteri d’urgenza da parte del sindaco deve combinarsi con quelle proprie e prevalenti del Sottosegretario all’Emergenza Rifiuti, organo a cui il decreto innanzi citato ha demandato il compito di gestire la fase transitoria, a decorrere dalla liquidazione del…

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Proposta l’eliminazione della cabina dell’Enel dal fossato del Castello

Ancora una lettera inviata al Sindaco Tommaso Esposito dal Dott.Antonio Santoro, ex primo cittadino della nostra città. Questa volta l’oggetto della lettera, protocollata lo scorso 28 gennaio ed inviata anche alla nostra redazione giornalistica, è la cabina elettrica (vedi foto) sita nel fossato del Castello Baronale. Quella, per intenderci, che si trova alle spalle della statua raffigurante Padre Pio e collocata a piazzale Renella. “Il 15 aprile 2009 inviai una mia richiesta all’allora Commissario Straordinario del Comune di Acerra – si legge nella lettera – per verificare la possibilità di eliminare la cabina elettrica che insiste su suolo comunale, concesso all’Enel per 2 anni nel 1975. Naturalmente non c’è stato alcun riscontro. Ora che è ancora in corso il lavoro di restauro del muro di cinta del Castello, mi rivolgo a Te, Sindaco, per riprendere l’argomento ed eliminare quella struttura, che altera e deturpa lo scenario. Con te non ci sarà il vezzo di non rispondere al cittadino e, nell’attesa, ti saluto, come sempre, cordialmente”. Giova ricordare che la suddetta cabina fa il paio con l’altra, che si trova in una posizione diametralmente opposta rispetto alla prima, ma sempre allocata a piazzale Renella, a ridosso di detto fossato. Una buona occasione, perché l’amministrazione comunale prenda due piccioni con una fava?

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Contraffazione e ricettazione: denunciati 5 Cinesi

Erano i Carabinieri del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna a scoprire, durante un’operazione di controllo del territorio, un opificio abusivo sito in contrada San Giovanni e a denunciare in stato di libertà 5 cittadini cinesi (4 uomini ed una donna), tutti domiciliati in contrada San Giovanni, ritenuti responsabili di contraffazione, ricettazione, violazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed in materia di tutela dell’ambiente. I 5 extracomunitari venivano sorpresi in un appartamento adibito a laboratorio clandestino, mentre erano intenti a confezionare giubbotti di pelle con il marchio falso di una nota casa di abbigliamento. L’appartamento veniva sottoposto a sequestro, unitamente alle 5 macchine per cucire, a 60 giubbotti di pelle ed alle altre attrezzature rinvenute. Nel corso di approfondimenti sulla posizione degli stranieri in Italia risultava che uno dei cinesi non aveva ottemperato al decreto di espulsione, emesso nei suoi confronti il 9 luglio del 2009 dal Questore di Caserta. L’extracomunitario veniva pertanto arrestato e restava  in attesa di essere giudicato dall’autorità giudiziaria competente con rito direttissimo. Una buona operazione dei Militari dell’Arma che assetava un colpo importante all’industria del falso, purtroppo sempre pronta ad immettere sul mercato prodotti contraffatti venduti a basso costo, ai danni di chi opera nella legalità e nel rispetto delle normative vigenti.

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Una densa nube di fumo si leva dall’inceneritore: allarme tra i cittadini

Preoccupazione anche ad Acerra dopo la diffusione su YouTube nei giorni scorsi di un filmato, nel quale si vedeva una densa nube di fumo biancastro innalzarsi da una delle ciminiere del termovalorizzatore sito in località Pantano. La struttura guidata da Bertolaso sottolineava che anche questa volta, così come nelle occasioni precedenti, le emissioni sono assolutamente nella norma. Ma T.Sodano, responsabile nazionale ambiente del Prc ed ex vicepresidente della Commissione sul ciclo dei rifiuti, dopo aver espresso preoccupazione per l’episodio, sottolineava: “Siamo preoccupati anche dalle modalità, con cui viene controllato l’impianto. Non ci sembra giusto che sia l’azienda stessa a controllare il proprio operato”. Le immagini contenute in un video amatoriale mostravano la parte di cielo sovrastante l’area, in cui si trova il termodistruttore, invasa da una fitta nube di fumo proveniente dall’impianto. “Quest’episodio – diceva Sodano – riporta a galla per l’ennesima volta tutti i dubbi che abbiamo sollevato in questi mesi e che giacciono in un esposto-denuncia da me presentato alla Procura della Repubblica a giugno 2009”. Intanto lo scorso 31 dicembre per Decreto l’Osservatorio sul termovalorizzatore ha cessato la sua attività, lasciando ora all’A2A anche quest’aspetto. Un’altro aspetto dei controlli riguarda il display coi dati in tempo reale delle emissioni, che era stato promesso ad Acerra a piazza Duomo. Inoltre nella zona si attende ancora la bonifica annunciata. “Tutte queste circostanze – aggiungeva Sodano – ci inducono a ritenere che sia indispensabile un attento e severo controllo sul funzionamento dell’impianto da parte di un soggetto esterno. L’inceneritore sta funzionando in spregio a tutte le norme ambientali comunitarie, ma anche di tutte le prescrizioni prese col Comune di Acerra prima della sua apertura. In queste condizioni l’impianto funziona in regime di illegalità”. Dalla struttura commissariale confermavano invece che tutto procede secondo i piani previsti e che le emissioni sono nella norma e sotto controllo. Ma chi si adirava per tutto ciò era anche il Sindaco Tommaso Eposito, che affermava: “Dobbiamo avere garanzie precise sul corretto funzionamento dell’inceneritore e creare un organismo di controllo neutrale che sostituisca il disciolto osservatorio ambientale. È grave che ristori ambientali, benefici fiscali e bonifica del territorio siano stati solo delle promesse”.

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L’Etruria rivendica di aver dato i natali a Pulcinella

Gli etruschi sono dappertutto e ci sono alla grande. Ormai l’esercito di turisti a caccia degli enigmatici Tirreni si ingrossa come un fiume in piena. Ma i misteri intorno a questo popolo non finiscono mai. Non molti, infatti, sanno che l’origine della maschera di Pulcinella, considerata uno dei simboli di Napoli al pari del Vesuvio, affonda invece le sue profonde radici addirittura nella cultura etrusca. Una bella doccia fredda per molti partenopei, così attaccati alle loro tradizioni come la mozzarella sulla meravigliosa pizza margherita. Ma scavando un pò più a fondo e, soprattutto, a Tarquinia, in località Monterozzi, esiste una tomba detta appunto del “Pulcinella”. Un vero macigno gettato nello stagno delle conoscenze. Le pitture di questa tomba, che fu scoperta nel 1872 e che risale alla fine del VI secolo a.C., sono state, purtroppo, danneggiate da ignoti. Essa consiste in una camera con soffitto a doppio spiovente. Sul frontone della parete di fondo due leoni fronteggiano la mensola di sostegno del columen. Sulle pareti laterali, dalla cui sommità pendono corone floreali, si svolgono danze, musiche, gare atletiche e corse a cavallo in onore del defunto. Interessante la lira fornita di plettro dipinta al centro della parete di fondo ed il Phersu danzante sulla parete sinistra, che si è voluto accostare alla maschera di Pulcinella prima maniera, quello apparso sulle scene con la Commedia dell’Arte. Divertente, grottesco, sguaiato. Gobbo e dal ventre prominente, un voluminoso abito bianco (forse un sudario?) ed una maschera dal naso lungo e deforme, una voce stridula a tratti inquietante, a tratti semplicemente comica. La tradizione ufficiale vuole che “Pulcinella Cetrulo” sia nato ad Acerra (sarebbe stato addirittura un contadino particolarmente noto per le sue buffonerie, poi reclutato in una compagnia di attori cittadini). Altri attribuiscono l’invenzione della sua maschera all’attore Silvio Fiorillo di Capua, a cavallo tra il 500 ed il 600. Più generalmente si usa far risalire la sua figura alle farse atellane del IV secolo a.C. ed alla tradizione latina del Maccus. Tuttavia, dietro l’immagine comica ed alquanto rassicurante di una delle figure più popolari della Commedia dell’Arte, è possibile dipanare i fili di una mitologia ben più inquietante. Una serie di indizi e studi specifici la ricondurrebbero, infatti, proprio ad un terrificante e feroce demone etrusco: Phersu, membro della corte…

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Le critiche dell’estrema sinistra alla maggioranza sulle questioni ambientali

Il grave comportamento assunto dalle forze politiche di maggioranza durante il Consiglio comunale del 3 febbraio scorso, dedicato quasi totalmente alle questioni ambientali e, soprattutto, alla questione del depuratore Ngp, provocava anche le critiche della coalizione Un Punto a Sinistra, rappresentata nel Civico consesso dal Consigliere G.De Laurentiis, che si rivolgeva alla città attraverso un manifesto, fatto affiggere qualche giorno dopo dal titolo: “La città in balia del caos”. “Dal Consiglio comunale dello scorso 3 febbraio è emerso con evidenza il totale disorientamento dell’amministrazione comunale e della maggioranza che la sostiene. Dopo 7 mesi – recitava il manifesto – sembra non trasparire ancora una linea politico-programmatica chiara su questioni caratterizzanti come quella ambientale. Per l’ennesima volta abbiamo chiesto quali siano le azioni, che si intende promuovere, rispetto agli sforamenti dei limiti di presenza di polveri sottili PM10. Da dati Arpac sono ormai 191 i giorni, nei quali ci sono stati sforamenti a fronte dei 35 massimi annui previsti dalle normative. Ciò è avvenuto in meno di un anno di esercizio, per giunta provvisorio, dell’inceneritore! Ancora una volta abbiamo ricevuto risposte vaghe e sia l’opposizione di centro-destra che l’attuale maggioranza si sono solo preoccupati di come garantire ristori, compensazioni, tornaconto. Ma quanto può mai costare la salute dei cittadini? Quanto il futuro di Acerra? Come se non bastasse – proseguiva il pubblico avviso – la maggioranza è fuggita dalle proprie responsabilità anche nei confronti dell’autorizzazione data dalla Regione all’utilizzo per terzi del depuratore ex Montefibre, non proponendo azioni giudiziarie o amministrative e neanche indirizzi politici, ma preferendo far cadere il numero legale in Consiglio comunale. I continui tentativi della maggioranza di rinviare sempre le decisioni rischiano non solo di tenere bloccata la città, ma addirittura di lasciarla sprofondare nel baratro delle scelte imposte a danno dei cittadini….Per quanto riguarda il depuratore Ngp-Montefibre, va impugnata l’autorizzazione regionale, proponendo successivamente un tavolo interistituzionale, che miri sopratutto alla tutela dei posti di lavoro, senza ricatti da parte dell’azienda, nel rispetto pieno dell’accordo sottoscritto nel 2006”.

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Si attende il nome del successore del dimessosi Assessore Granata

Sembra essere arrivata al capolinea la disputa interna, apertasi ormai da tempo in seno alla lista civica “Progetto Acerra”, che ha contribuito alle amministrative di giugno scorso all’affermazione elettorale dell’attuale Sindaco Tommaso Esposto e che portò a sedere in Consiglio comunale due Consiglieri: Affinito e Piatto. Adesso in seno al movimento civico si è venuta a creare una spaccatura insanabile, che vede due fazioni contrapposte contendersi davanti al Giudice di Pace la paternità del movimento stesso. Il risultato di tutto ciò sono state le dimissioni dell’Assessore al Personale, alle Pol.Finanziare ed alle Attività Produttive Raffaele Granata, protocollate lo scorso I febbraio e la fuoriuscita del gruppo politico che si è rivolto alla giustizia civile, con conseguente collocazione del consigliere Affinito nel gruppo misto. “Responsabilmente ho rimesso il mio mandato, visto che ero stato indicato da una componente, che di fatto è stata estromessa dalla gestione di Progetto Acerra – affermava l’ormai ex assessore – anche se, chi oggi rivendica la titolarità della lista civica, l’ha ottenuta in modo illegittimo, perché frutto di un’assemblea non regolare e di azioni contrastanti la maggioranza anche con atti formali”. La fuoriuscita del gruppo dissenziente, che annovera anche l’ex Assessore Altobelli e lo stesso Granata si ha, come si evince da un documento datato 14 gennaio 2010 ed inviato al primo cittadino ed ai Segretari politici delle forze della coalizione per “ragioni di divergenze politiche e di dissenso circa il comportamento di alcuni esponenti e per dare vita ad un nuovo movimento politico”. A seguito della remissione del mandato nelle mani del Sindaco, la corrente che fa capo a Piatto ha rivendicato l’accordo, che la coalizione di maggioranza sottoscrisse nel luglio del 2009 (di rispetto dei risultati delle urne) ed il 15 gennaio ha inoltrato, a firma del nuovo Segretario Nicola De Matteis, un altro documento di rinnovato appoggio alla maggioranza. Dieci giorni dopo i dissidenti rispondono con un mandato legale, che impugna la deliberazione assembleare. “Non giudico la loro scelta – commentava a caldo Piatto – e se qualcuno è allergico alla democrazia, non è un nostro problema”. Ovviamente le dimissioni dell’Assessore non potevano non avere una ripercussione sull’intera maggioranza, con conseguente fibrillazione tra i partiti. “Il momento è delicato a causa della crisi interna alla lista civica – dichiarava il Sindaco,…

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Edizione integrale del 10 Febbraio 2010

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Piano Casa: ecco le proposte per il rilancio dell’economia locale

Note esplicative alle linee guida in via di redazione della legge n.19/09 (Piano Casa) ed istituzione di un ufficio ad hoc presso il Comune al servizio dei cittadini: ecco le proposte che il Presidente di Lista Trenta, Arch.Antonio Sassone, ha avanzato nel corso dell’incontro-dibattito “Piano casa: Prospettive per Acerra”, organizzato lo scorso 29 gennaio presso la sala Convegni del Castello Baronale. La legge n.19, approvata dalla Giunta Regionale campana in data 29.12.2009 e pubblicata sul BURC il 4 gennaio scorso, ha validità 18 mesi. Consente: aumenti di cubatura (20%) su edifici esistenti uni o bifamiliari, ma anche su fabbricati composti al massimo da due piani fuori terra; sostituzione edilizia (aumenti fino al 35%) del volume esistente per demolizione e ricostruzione, con tecniche e norme riguardanti il risparmio energetico e le costruzioni in zona sismica; riqualificazione delle aree degradate (per risolvere il disagio abitativo) con la Regione obbligata ad inserire le zone (eventualmente scelte dai Comuni per la sostituzione edilizia con aumento del 50% dei volumi) nel programma per l’edilizia economica e popolare; recupero dei sottotetti non abitabili (legge 19/2001 e 15/2000), interventi sugli edifici sanati (a patto che la concessione edilizia sia stata rilasciata nei termini delle leggi nazionali sul condono). Non consente: interventi sugli edifici abusivi, nei centri storici (zona A), nelle aree di inedificabilità assoluta (o a rischio vulcanico e idraulico), riserve naturali, parchi e nelle aree che, nei 60 giorni dopo la pubblicazione della legge, i Comuni dovessero escludere. “L’incontro è nato dalla volontà – sottolinea l’Arch. Sassone – di rendere partecipi i cittadini dello stato dell’arte della legge, che dovrebbe segnare un rilancio dell’economia locale ma, in particolare, creare un’occasione di confronto con le figure istituzionali che, a vario titolo, sono coinvolte nel processo di redazione delle fasi attuative, per essere protagonisti nei processi di trasformazione della città”. In una sala gremita di cittadini e di addetti ai lavori, il Capogruppo di Lista Trenta, il Consigliere comunale Antonio Laudando, ha ricordato che“in pochi anni l’impegno costante della lista civica, con la quale è stato eletto, ha garantito una serie di risultati invidiabili, (recepimento osservazioni Puc, una serie di idee e di proposte  per affrontare le problematiche della nostra città, ecc). Ebbene, tutto questo fa da contraltare alla condizione di stallo dell’amministrazione comunale, che non…

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