Tornava alla ribalta, alla fine del mese scorso, la questione del I Circolo didattico (soprattutto relativa all’allocazione del Commissariato di Polizia nel plesso scolastico) a seguito della Delibera di Giunta n.102 del 30.10.2023 di proposta al Consiglio in cui si stabilisce, sostanzialmente, che la porzione dell’edificio di piazzale Renella, così come identificato nella relazione tecnica, non è strumentale all’esercizio delle funzioni istituzionali del Comune, in quanto si tratta di spazi, di cui non è previsto nel medio periodo un utilizzo, né da parte delle istituzioni scolastiche del territorio, il cui fabbisogno è coperto da altri spazi appartenenti al patrimonio indisponibile dell’Ente, né da parte di altri servizi pubblici comunali.
Quindi andava integrato il Dup 2023/2025 Piano delle alienazioni e valorizzazioni, con il bene passato da patrimonio indisponibile a disponibile. Il tutto, per concedere il diritto di superficie al Commissariato a titolo gratuito per almeno 50 anni e fino ad un massimo di 99 anni.
E per dare concreta attuazione alla volontà espressa dal Civico consesso il 3 novembre 2022, quando il l’organo consiliare, con 15 voti favorevoli e la mancata partecipazione alla votazione dell’opposizione, approvò la Delibera di Giunta n.36 del 27.10.2022, avente ad oggetto “la riconferma della concessione in comodato d’uso al Ministero dell’Interno di alcuni locali del plesso scolastico di piazzale Renella”.
Con la relazione istruttoria che ricostruì la vicenda, che individuò i locali, in cui allocare il Commissariato e che modificò la destinazione d’uso diversa da quella attuale.
Con nota del 12.09.2022 il Sindaco chiese al Questore ed al Prefetto di Napoli, se persisteva la volontà all’esecuzione della concessione dei locali al Commissariato di Polizia, che attualmente si trova in una palazzina privata presa in affitto.
Il 30.09.2022 il funzionario del Ministero dell’Interno aveva anticipato ai funzionari del Comune il positivo accoglimento da parte del Ministero della proposta del Comune. E che sarebbero seguite ulteriori comunicazioni”.
Una vicenda carica di veleni e di polemiche che si trascina dal 2019 (Delibera n.183/2019) con l’allora Giunta Lettieri, che parlò di “interesse pubblico che si andrebbe a realizzare, attraverso la concessione dei suddetti spazi allocativi, sia in termini di sicurezza, che come ulteriore presidio di legalità per il territorio e la comunità locale”.
Ovviamente non sono mai mancati i commenti negativi, espressi verbalmente e via social, così come non è mai mancato lo scontro, anche aspro, dentro e fuori l’aula consiliare, tra i favorevoli a questa scelta ed i contrari.
A partire dalla Dirigente scolastica Isabella Bonfiglio, la quale si è opposta in tutti i modi al progetto (anche sistemando provocatoriamente il proprio ufficio nel corridoio) e che, anche di recente, ha ribadito: “Sono assolutamente favorevole alla realizzazione di un nuovo Commissariato di proprietà pubblica.
Ma trovo del tutto fuori luogo, che una scuola sia per la metà destinata a Commissariato e che sia sottratta al diritto allo studio.
Costringerà i bambini del mio istituto, ad una convivenza forzata con i delinquenti che, ogni giorno, transiteranno nel nuovo Commissariato. Immaginate se, malauguratamente, dovesse accadere, quello che accadde 4 anni fa nella Questura di Trieste, quando dei criminali uccisero due agenti. Ci sono voluti anni, per ristrutturare questa scuola – aggiungeva la Preside – poi il Comune l’ha riaperta solo per metà, per dare spazio al Commissariato. Nel frattempo non abbiamo laboratori, refettorio e palestra, distrutta da un incendio doloso nel 2015.
I laboratori ed i refettori ristrutturati sono rimasti nella parte chiusa per fare posto al Commissariato, mentre ho saputo che la palestra diventerà il garage delle auto della polizia. E’ assurdo, sarà un incredibile spreco di denaro pubblico”.
Dal canto suo l’Amministrazione comunale replica, ricordando “l’importanza di realizzare un ulteriore presidio di legalità per il territorio locale”. Ed è storia consolidata che, con Decreto n.25447 del Provveditorato alle OO.PP della Campania e del Molise, era stato approvato il progetto di ristrutturazione, adeguamento funzionale, miglioramento sismico e riqualificazione del solaio dell’immobile scolastico per un importo pari ad euro 6.770.000,00.
Lavori che presero il via a maggio 2017, mentre la struttura fu consegnata ad agosto 2020, a distanza di nove anni dalla sua interdizione. Secondo la minoranza “la Delibera n.36/2022 era un atto irricevibile per diversi punti di vista, sia formali che sostanziali.