Lo scorso 12 novembre la Chiesa di Acerra celebrava la 73° Giornata nazionale del Ringraziamento per i frutti della terra nella Cattedrale del Duomo e con i prodotti ortofrutticoli riposti nelle cesti, a contornare l’altare.
Un appuntamento importante per l’intera Diocesi come chiariva durante la sua omelia il Vescovo Antonio Di Donna che, per l’occasione, ha celebrato i suoi 10 anni di ministero episcopale presso la Diocesi di Acerra. Intanto il giorno precedente si era tenuta una tavola rotonda presso il Museo diocesano sul tema: “Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltura”.
Incontro moderato dal dott.Antonio Pintauro ed al quale prendevano parte il Vescovo, il Sindaco Tito d’Errico, l’assessore alle Politiche Agricole Milena Tanzillo, il Direttore della Caritas Vincenzo Castaldo ed alcune associazioni del settore.
In piazza, intanto, venivano allestiti stands gastronomici con degustazioni di prodotti tipici locali e realizzati momenti musicali, grazie anche all’impegno dei volontari della Caritas. Nel suo intervento, monsignor Di Donna diceva:
“Quest’anno la Giornata Nazionale si celebra a Vercelli, mentre Acerra si è candidata per celebrare quella del 2025. Questa bellissima iniziativa, a cui ho sempre tenuto tanto, è stata utile, anche per strappare dall’abbandono e dal degrado piazza Duomo, che oggi ospita i prodotti dell’artigianato e dell’arte locale, ma anche della terra, vista la vocazione agricola di Acerra.
Questa città non ha ancora metabolizzato le alterne vicende avvenute negli ultimi 50 anni, ma nessuno si salva da solo. O insieme o niente. Ecco lo stile cooperativo. Ringrazio tutti per gli auguri ed i messaggi di affetto formulatimi per i miei primi 10 anni di ministero episcopale acerrano”.
Durante l’omelia domenicale, poi, tra i vari concetti espressi, l’alto prelato affermava: “Dico agli agricoltori, ai fedeli ed agli amministratori presenti, che questo è il tempo della ‘pazienza del contadino’, che aspetta i frutti, dopo aver lavorato la terra.
E dalle difficoltà di questi anni tutti abbiamo imparato la lezione e cioè, che Acerra ha una vocazione contadina e lo sviluppo dell’agricoltura non è il suo passato ma il suo futuro”.
Dal canto suo il primo cittadino diceva: “In occasione della Giornata del Ringraziamento sono stato ben lieto di accogliere l’invito della Diocesi, per affrontare il tema della cooperazione nell’agricoltura. Una giornata che coincide con i 10 anni di ministero ad Acerra del nostro Vescovo, al quale ho portato gli auguri di tutta l’Amministrazione comunale.
Oggi c’è la necessità di non consumare suolo agricolo, per sostenere l’agricoltura locale e per preservare al meglio la terra. E questo aspetto non verrà disatteso dall’Amministrazione, che sostiene l’intero comparto. La vocazione agricola della nostra città è arrivata a livelli di eccellenze di qualità – aggiungeva d’Errico – e le posizioni importanti raggiunte vanno consolidate.
Dei 569 prodotti tradizionali agricoli campani riconosciuti, 20 sono di Acerra. Il 50% della produzione del pomodoro, noto anche come ‘oro rosso’, viene dalla nostra città. C’è la necessità, tuttavia, di continuare su questa strada facendo rete, con una mentalità comune tra i diversi agricoltori, per affrontare insieme i problemi.
Senza fare rete, infatti, non si possono raggiungere gli obiettivi. Se vince l’agricoltura, vince Acerra, come hanno dimostrato gli imprenditori locali, che a piazza Duomo hanno promosso i loro prodotti di assoluta qualità. Il Comune cerca di essere un agevolatore, favorendo tutte quelle attività, che rendono possibile l’aggregazione”.
L’attenzione dell’Amministrazione al tema agricoltura è testimoniato anche dal fatto che, l’anno scorso, proprio sull’oro rosso ha organizzato il “Pomodoro Pulcinella Fest” che, dalla prossima edizione, verrà istituzionalizzato, ricevendo il patrocinio della Regione Campania.