Criminalità senza scrupoli e senza frontiere in città, con reati contro il patrimonio che si susseguono nei vari quartieri cittadini. A farne le spese sia i beni pubblici, che i privati cittadini. Azioni delinquenziali che, però, danno il senso di quanto sia insufficiente il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, alle prese con le classiche carenze di uomini e di mezzi.
E quanto la videosorveglianza, incrementata con la presenza delle telecamere nei vari punti del territorio comunale, possa fungere da deterrente contro i malviventi fino ad un certo punto.
Intanto registriamo l’arresto di una giovane ragazza, beccata in bicicletta nelle ore serali con 4 panetti di hashish.
Infatti gli agenti del locale Commissariato di Polizia, diretti dal Vice questore Livia Nicodemo, durante un servizio di controllo del territorio, nel transitare lungo Corso Italia, notavano una ragazza di 23 anni a bordo di una bicicletta che, in cambio di una banconota, aveva consegnato qualcosa a due giovani a bordo di un’auto. Quest’ultimi, poi, si allontanavano frettolosamente.
I poliziotti, insospettiti, raggiungevano e bloccavano la ciclista, rinvenendo nel portaoggetti della bicicletta 4 panetti di hashish del peso complessivo di circa 380 grammi. Pertanto la ragazza del posto, Alessia C. con precedenti di polizia veniva tratta in arresto con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Ancora un reato contro il patrimonio veniva invece messo a segno da ignoti in città.
Vittima era di nuovo l’istituto scolastico di via Diaz, che fa capo al I Circolo didattico di piazzale Renella. Ad evidenziare il tutto era il Dirigente scolastico, Isabella Bonfiglio, la quale precisava, che il plesso era stato preso di mira durante le ore notturne da alcuni malviventi, che avevano portato via, tutto quanto erano riusciti ad afferrare.
Non per fortuna i tablet ed i tavoli interattivi per l’infanzia comprati con i fondi del Pnrr, chiusi però sotto chiave, per timore che vengano rubati. Purtroppo a sventare il raid predatorio non erano sufficienti né l’impianto di videosorveglianza, né l’allarme installato dal Comune.
Funzionante sì, ma non collegato alle Forze dell’Ordine. E così il mattino successivo il personale Ata scopriva, che alcune attrezzature erano sparite (un sanificatore per pulire l’aria, un computer, le matite colorate e le lavagne multimediali).
Veniva ovviamente sporta denuncia ai Carabinieri, che avviavano le indagini, per dare un’identità agli autori del raid. Non mancava qualche infisso danneggiato con la scuola di nuovo chiusa e con la conseguente interruzione dell’attività didattica per 250 alunni, divisi in 4 sezioni della materna e 10 delle elementari.
Sta di fatto, però, che una nota della Prefettura di Napoli, datata 13.11.2023 ed avente ad oggetto “Comune di Acerra – Segnalazione episodi di furti”, evidenzia che “in merito all’esposto prodotto e sottoscritto da alcuni cittadini e trasmesso anche al Sindaco, si rappresenta che le Forze di Polizia presenti sul territorio hanno fatto presente, che con un raffronto ad analogo periodo dell’anno precedente, è stata rilevata una diminuzione dei furti perpetrati ad Acerra.
E che l’organo di Polizia territorialmente competente, ha provveduto ad intensificare le attività di controllo del territorio, implementando soprattutto nelle ore serali e notturne i controlli di persone e di veicoli ritenuti sospetti nelle zone indicate dalla segnalazione”.