Sacche dinanzi al Comune e all’Asl: “Questo è il sangue dei figli di Acerra”.

Due sacche ed alcune provette contenenti del liquido rosso ed un foglio: un inquietante messaggio: «Questo è il sangue dei figli di Acerra». Ecco cosa trovavano nei giorni scorsi gli agenti del locale Commissariato di Polizia davanti alla sede dell’Asl e del Comune.

Il contenuto delle due sacche e delle provette sarebbe stato quindi analizzato, per verificare se si trattasse di vernice o di altra sostanza. Sul ritrovamento avviavano le dovute indagini i poliziotti, al lavoro per dare un volto e un’identità, a chi aveva lasciato le due sacche e le provette utilizzate di solito in ambiente medico, per contenere sangue da trasfusione e da analizzare.

Gli inquirenti, che sull’episodio mantenevano il più stretto riserbo, acquisivano e visionavano le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona, ossia a via Flavio Gioia e a Viale della Democrazia, dove il contenitore era stato rivenuto sulle scale d’ingresso della Casa comunale. Che restava presidiata per alcune ore dagli inquirenti, per permettere ai colleghi della Scientifica, di fare tutti i necessari accertamenti tecnici. Sta di fatto, che gli investigatori non escludevano alcuna ipotesi.

Il tutto avveniva nella notte precedente l’udienza camerale dell’VIII sezione della Corte d’Appello del Tribunale di Napoli, durante la quale i giudici dovevano sentenziare per la confisca o meno del corposo patrimonio dei fratelli Pellini.

 

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