Incendio in “Aria di Settembre”: i Volontari Antiroghi ed i Vigili del Fuoco evitano il peggio

Le prime ore di questo caldo mese di luglio venivano salutate dall’ennesimo rogo appiccato da ignoti ad un cumulo di rifiuti di varia tipologia illecitamente sversato. Ad andare in fiamme erano tutti i rifiuti lasciati in un appezzamento di terreno di circa 600 metri quadri, sito in località “Aria di Settembre”, al confine con il Comune di Casalnuovo, dove c’era l’ex campo rom.

Pneumatici, plastica, legno, pezzi di auto, rifiuti solidi urbani, solventi ed altri rifiuti illecitamente abbandonati alimentavano, unitamente al forte vento, le alte fiamme di un incendio, che provocava una densa e nera nube, dall’odore acre, che in poco tempo le correnti d’aria spingevano verso il centro abitato acerrano. Una nube visibile a migliaia di metri di distanza.

A dare l’allarme erano i Volontari dell’associazione Antiroghi di Acerra, attrezzatisi di recente a proprie spese con bici elettriche, che giungevano sul posto ed allertavano i Vigili del Fuoco. Di cui una squadra giungeva in pochi minuti da Afragola, provvedendo alle operazioni di spegnimento delle fiamme.

Il tempestivo intervento dei caschi rossi impediva anche, che una considerevole quantità di sostanze tossiche e nocive, sprigionatesi dal rogo, si depositasse sui prodotti coltivati nei campi circostanti quello interessato dall’incendio.

Prodotti di stagione che, una volta raccolti, finiranno anche sulle nostre tavole. Dopo circa un’ora di lavoro, i pompieri riuscivano a domare l’incendio e ad assicurarsi, che piccoli focolai non avrebbero innescato nuovi roghi. Ovviamente restava incerto, chi avrebbe poi eseguito la caratterizzazione e la successiva rimozione dei rifiuti che, nel frattempo, erano divenuti speciali.

Purtroppo l’intera area è di continuo oggetto di sversamenti di rifiuti vari, tra i quali non manca il materiale edile da risulta ed il temutissimo amianto. E la presenza di arbusti e di vegetazione secca diventa lo scenario più favorevole per i malintenzionati, che volessero innescare incendi, per liberare l’area dai rifiuti e sversarne altri.

I volontari Antiroghi e, nello specifico, Vincenzo Petrella, realizzavano anche un video dell’incendio, diffuso poi sui social, per testimoniare l’azione dei Vigili del Fuoco; per sensibilizzare le persone a non appiccare incendi e affinchè avvertano quanto prima le Forze dell’Ordine, qualora notassero un rogo. Proprio in queste settimane la locale sezione di Forza Italia, il cui coordinatore è Francesco Stompanato, sta portando avanti una petizione popolare, con tanto di raccolta firme, dal tema: “Una firma per respirare”, per portare in Consiglio comunale due richieste.

La prima riguarda la collocazione di fototrappole in punti strategici delle periferie, per contrastare lo sversamento illegale dei rifiuti di varia tipologia.

La seconda concerne un incremento della presenza delle Forze dell’Ordine, con l’ausilio di volontari della Protezione Civile, atta a garantire la sorveglianza h24 del territorio, nel contrastare gli sversamenti dei rifiuti, che sono la causa dei roghi tossici e nocivi.

Lo stesso Stompanato aveva avvertito che, “con l’avvento dell’estate il pensiero corre subito ai roghi, dai quali si sprigionano sostanze tossiche e nocive, che puntualmente avvelenano la salute di migliaia di persone, rendendo un inferno la loro esistenza.

Pertanto tra le varie attività che vanno intensificate, vi sono anche i pattugliamenti sul territorio, finalizzati alla prevenzione dei reati in materia ambientale, presidiando alcune zone della città alla ricerca di sversamenti abusivi, possibili fonti di roghi e cercando di sorprendere eventuali individui, intenti a sversare i rifiuti illegalmente o ad accendere roghi con relativa diffusione di sostanze pericolose nell’aria.

Infatti, con la stagione secca e l’aumento delle temperature, cresce il rischio di incendio di rifiuti abbandonati a bordo strada e su aree pubbliche e private.

Accade infatti, che le fiamme si propaghino dalla sterpaglia al materiale di vario genere depositato in maniera incontrollata”.

 

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