Albanese 53enne accoltellato all’addome, salvo. Giovane acerrano accoltella la mamma in casa

Un uomo di 53 anni, L.S. veniva ferito in serata. Il fatto avveniva in via Leonardo da Vinci, in pieno centro storico e a qualche metro da piazzale Renella, che vede ogni giorno la presenza di tanti bambini. Soccorso dal personale del 118 e trasportato alla clinica Villa dei Fiori, restava in prognosi riservata.

Ancora da ricostruire la dinamica del ferimento all’addome dell’uomo, di origine albanese, con un’arma da taglio. Sull’episodio avviavano le indagini gli agenti del locale Commissariato di Polizia. Un intervento dei sanitari, che permetteva all’uomo di cavarsela.

Portato subito in sala operatoria per fermare l’emorragia interna, che lo avrebbe condotto alla morte, al momento dell’arrivo presso la struttura sanitaria l’uomo non era in grado di riferire nulla ai sanitari di quanto accaduto. A trasportarlo in clinica era un’autoambulanza del servizio sanitario nazionale, fatta arrivare d’urgenza sul posto, dove sembrerebbe ci fosse anche una pattuglia della Polizia Locale.

Alla base del ferimento potrebbe esserci una lite tra connazionali forse in preda all’alcol i quali, prima di tirare fuori i coltelli, avevano iniziato a discutere ad alta voce, nonostante la presenza di tanti passanti. Gli inquirenti provvedevano ad acquisire le immagini registrate degli impianti di videosorveglianza presenti in zona e le vagliavano.

Difficile però riuscire a dare un volto, un’identità ed un movente all’autore del ferimento, che si sarebbe allontanato velocemente dall’area, facendo perdere le proprie tracce. Così com’era arduo, raccogliere eventuali elementi investigativi utili dai presenti.

Nessuna notizia ovviamente trapelava dagli investigatori coordinati dalla Procura della Repubblica di Nola. Intanto qualche giorno dopo si verificava un altro episodio inquietante. In piena notte, infatti, gli agenti del Commissariato di Acerra intervenivano presso il Pronto Soccorso di Villa dei Fiori per una segnalazione di una persona giunta con una ferita da arma da punta e taglio.

I poliziotti accertavano che la donna, poco prima, mentre si trovava a casa, come già accaduto in precedenti occasioni, era stata aggredita dal figlio con un coltello, per essersi rifiutata di consegnargli del denaro. Gli agenti raggiungevano l’abitazione ed entravano con le chiavi fornite dalla donna, trovando l’uomo. Quest’ultimo, alla vista delle divise, li minacciava, puntando contro di loro una pistola.

Ma dopo una colluttazione veniva disarmato e trovato in possesso anche di due coltelli. Gli agenti, dopo aver identificato l’uomo per un 26enne napoletano con precedenti di polizia, accertavano che l’arma era una pistola replica priva di tappo rosso. Inoltre, a seguito di apposita perquisizione, rinvenivano nella sua camera da letto altre quattro pistole, tutte repliche prive di tappo rosso ed un portaplacca, come quello in uso alle Guardie Particolari Giurate.

L’uomo veniva arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e tentata estorsione. Nonché denunciato per detenzione di armi od oggetti atti ad offendere e per divieto di strumenti trasformabili in armi.

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