Sono molte, troppe le strade del territorio comunale, dove abbondano le erbacce, che oltre a ledere il decoro cittadino, divengono anche un ricettacolo dei rifiuti. E, paradossalmente, mentre l’Amministrazione comunale si sta impegnando nell’area delle sorgenti del Riullo, dov’è riscomparsa l’acqua, per rendere quegli spazi massimamente fruibili, in città i marciapiedi ed i bordi delle strade sono infestati dal “selvatico verde”, dannoso soprattutto per chi soffre di forme di allergia.
Ma occorre ricordare, che tra i servizi che deve garantire la Tekra, ossia la società che svolge, dal I febbraio 2017, il servizio cittadino di igiene urbana per conto del Comune, c’è anche quello del diserbo stradale, ossia l’eliminazione delle erbe lungo strade, marciapiedi a pavimentazione permanente e piazze, incluse le fasce di pertinenza relative ai bordi di strade e marciapiedi, con esclusione dei fossi, delle cunette, dei giardini e delle zone verdi in genere.
La stessa Relazione Tecnico Illustrativa della società precisa, che “non saranno utilizzati prodotti chimici, se non preventivamente autorizzati dalla competente Autorità Sanitaria e che la frequenza degli interventi sarà pianificata in base alle necessità, al fine di evitare che le essenze spontanee possano arrecare danno a manufatti e, in particolare, che deturpino l’impatto visivo e riducano il decoro urbano.
L’estirpazione avverrà sia mediante asportazione meccanica (manuale e con l’ausilio di strumenti quali tagliaerbe e decespugliatori) sia mediante diserbo chimico, da attuarsi in giornate caratterizzate da assenza di vento…”.
Inoltre la suddetta Relazione chiarisce, che “si garantisce una frequenza di esecuzione di 6 interventi all’anno, di cui quattro nel periodo aprile-settembre e due nel periodo ottobre-marzo”. Interventi che rientrano tra le offerte migliorative della società.
Ebbene al diserbo delle erbacce hanno provveduto sempre i dipendenti comunali in forza alla squadretta Manutenzione. Le cui risorse umane sono così distolte da altri compiti, come quello della manutenzione del verde pubblico, sempre più rara. Una violazione favorita dal mancato o scarso controllo, da parte di chi a ciò è deputato.
E visto che i dipendenti del Comune addetti al servizio di decespugliamento avranno annotato sulle apposite schede le zone, in cui hanno operato, non è da escludere che il Dirigente competente addebiti all’impresa saleritana gli interventi effettuati dal personale dell’Ente. O provveda a sanzionare la stessa, per non aver rispettato il Capitolato d’Appalto.
Joseph Fontano