Vaccino: Il liquido dei flaconi diluito per avere più dosi. Inoculati anche vaccini scaduti!!

Riflettori ancora puntati sui vaccini ed i suoi effetti avversi. Dopo che la rappresentante della Pfizer aveva riferito dinanzi al Parlamento Europeo, che mai la società produttrice dei vaccini aveva garantito la non trasmissibilità del virus da un soggetto vaccinato all’altro e viceversa, durante la puntata del 7 marzo scorso della trasmissione “Fuori dal Coro”, condotta da Mario Giordano emergeva, che dietro al muro dell’omertà si nascondono anche le morti improvvise, verificatesi dopo l’inoculazione del vaccino.

Ma il silenzio degli innocenti chiede di conoscere la verità e solo adesso si sta scoperchiando il vaso di Pandora. Sulle bugie sul Covid parla un’infermiera, che curava i malati di Covid; che mantiene l’anonimato; che non ha più svolto questo lavoro e che all’inviata di Rete 4 dice cose fortissime.

Era una situazione drammatica quella che ho vissuto” – esordisce la sanitaria. E cita i protocolli, che prevedevano paracetamolo e vigile attesa, che però avrebbero causato migliaia di morti in più. Questi sono i famosi trattamenti sintomatici.

“Ho lavorato da inizio pandemia nei reparti di Covid in terapia intensiva e sub intensiva. I malati arrivavano già in condizioni gravissime e a casa erano stati curati per modo di dire. Appena arrivati – specifica l’infermiera – si cominciava a bombardarli con ogni tipo di farmaco come cortisone, eparina ed antibiotici. Perché queste cure non venivano iniziate prima?

Gli anziani erano chiusi nelle stanze e noi che entravamo, dovevamo restarvi il meno possibile per il rischio di contagio. Loro intanto perdevano ogni contatto umano. Spesso venivano legati al letto mani e piedi e morivano così in solitudine. Ci sono stati anche dei momenti – aggiungeva l’intervistata – in cui sono stati somministrati degli antivirali su indicazioni ministeriali e si è visto che questi farmaci aggravavano ulteriormente la situazione delle persone.

Ma le disposizioni erano che comunque dovevamo somministrali. E allora ho deciso di non somministrare il farmaco, sostituendolo magari con una soluzione fisiologica, per non creare ulteriore danno. E lo facevo ovviamente di nascosto. Per chi non poteva andare in terapia intensiva, quando il suo quadro clinico si aggravava, non si poteva fare altro, che accompagnarlo alla morte. Una sorta di eutanasia. Si attuava un protocollo che prevedeva morfina, sedativi e si lasciava che facessero il loro corso. Di queste persone così ne ho viste tante”.

Un’altra infermiera, che ha lavorato nei centri vaccinali, diceva: “Dai flaconi del vaccino Pfizer, ad un certo punto, ci hanno chiesto di estrarre la settima dose. Quindi il personale, pur di estrarla, diluiva in modo completo il liquido presente con due millilitri di fisiologica. Ma l’efficacia non era garantita, perché il prodotto era troppo diluito. L’obiettivo era solo fare quante più vaccinazioni possibili. E ci autorizzavano a fare i vaccini anche se scaduti”.

L’opposizione a tutto questo fu manifestata dal dott.Giovanni Frajese, endocrinologo, che infatti fu sospeso. Il quale dice: “Circa i vaccini il prodotto andava seguito. Ossia l’RNA va preservato e non frammentato. Altrimenti diventa un pericolo per la salute. La magistratura dovrebbe indagare dalla vigile attesa alle terapie messe in campo.

E non riuscivo a dormire la notte, pensando che il vaccino venisse iniettato anche ai bambini, senza che fosse stato sottoposto alle necessarie ed adeguate sperimentazioni”.

Un’altra infermiera testimonia di “effetti avversi quali reazioni allergiche, malori vari, che però sono stati sempre sottovalutati e non bisognava raccontarlo”. Intanto il Comitato ‘Ascoltami’ ha deciso di presentare ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo attraverso la sua Presidente Federica Angelini. La quale dice:

“C’è stata una sentenza della Corte Costituzionale, che stabilisce che noi siamo sacrificabili. Stanno aspettando verità e giustizia decine di migliaia di persone, che si sono viste togliere la salute e che sono state trattate come reietti”.

Dal canto suo la dott.ssa Maria Rita Gismondo asfalta il duo Conte- Speranza, che dicevano ‘di essere i primi della classe in tema di Covid e che la situazione era sotto controllo’. Ed invece sono stati smentiti dagli oltre 4000 morti e dalle persone infettatesi, perché tranquille in quanto in possesso del green pass.

Senza dimenticare tutti i pazienti, che non hanno avuto un respiratore, di cui circa 200 abbandonati negli scantinati degli ospedali di Torino. “Abbiano almeno la decenza di stare zitti – chiosava Gismondi – perché siamo stati presi in giro”.

Cosa dicono adesso tutti quelli che facevano vedere, con tanto di dita sulle spalle, di essersi vaccinati? E dicevano, novelli scienziati, vaccinatevi? Si vergognassero!

 

J.F.

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