Di recente parlammo delle morti improvvise dimenticate da tutti di persone sane, ma che si erano sottoposte a vaccinazione, così come drammaticamente mostrato anche dalla nota trasmissione di Rete 4 ‘Fuori dal Coro’, diretta da Mario Giordano.
Nessuno parla di quest’eccesso di mortalità tra quelli, che si sono vaccinati, di cui vengono mostrati nomi, volti ed età e che erano privi di patologie. Anche minorenni. Morti silenziose che si incrociano con verità nascoste e censurate.
E tra le poche autopsie eseguite in modo superficiale e sbrigativo, non tese alla ricerca della proteina spike. i risultati degli studi, da cui emerge che la frequenza delle miocarditi tra i giovani vaccinati è molto elevata, con compromissione del sistema immunitario e le molte persone, che sono ormai ammalate e che non possono più lavorare, né curarsi, ecco l’intervista rilasciata dal dott.Domenico Biscardi e divulgata sui social.
Un ricercatore internazionale di San Nicola La Strada, in provincia di Caserta, deceduto all’età di 50 anni per un infarto il 13 gennaio 2022. In quello stesso mese riferiva in un audio, che sarebbe andato alla “Corte Suprema europea” e che “le case farmaceutiche avrebbero dovuto pagare miliardi di euro”.
Dopo il suo decesso, fra alcuni gruppi social contrari a questo vaccino (No vax è una definizione superficiale ed al limite del diffamatorio ndr), si diffuse l’idea del complotto, ossia che Biscardi era stato eliminato perché scomodo. Questi, alla giornalista che lo intervistava, a proposito dei vaccini, diceva:
“Abbiamo uno studio effettuato su 20 mila macachi, sui quali è stato sperimentato il vaccino Rna. Uno studio che possono scaricare tutti e che è delle riviste Lancet e Vassili. Due studi liberi – esordiva Biscardi – che stavano in una sorta di darkness, una di quelle zone del web quasi inaccessibili e scaricato da un mio collega ed amico e che mi ha inviato.
Vaccini già prodotti, studiati ed inoculati nei macachi 5 anni fa. Tant’è vero, che ci sono le foto delle Tac e che solo adesso sono state rese pubbliche. Quindi già sapevano tutto di questi vaccini: come funzionano, dove passano, in quali aree vanno a ristagnare, quali sono i tempi di permanenza ed i tempi di vita di questi poveri animali usati come cavie. Il tutto riportato su questi app start che qui vedete. Sono anche sulla rivista Nation”.
Il ricercatore specifica, poi, il motivo per il quale sono stati scelti proprio i macachi e non altre specie di scimmie, per inoculare questo vaccino. “I macachi hanno il 98,6% circa del corredo genetico uguale a quello degli esseri umani – proseguiva lo studioso casertano – e si pensa, che tutto ciò che è accaduto a loro, accadrà anche a noi. Infatti i 20 mila macachi sono tutti morti.
Ecco il motivo per il quale il professor Luc Montagnier, virologo francese, premio Nobel per la Medicina nel 2008 e deceduto, nell’esprimersi sull’origine del virus Sars Covid -2, era abbastanza preoccupato e diceva ‘di non sapere cosa poteva accadere alle persone vaccinate’.
Tra l’altro questi macachi non hanno fatto una sola dose, ma più dosi di vaccino, anche la quarta e la quinta ed hanno avuto un sovraccarico del sistema linfatico. Certo non potevano firmare il consenso o rifiutare il vaccino. Come possiamo fare invece noi”.