Dopo che sullo scorso numero parlammo delle morti improvvise dimenticate da tutti di persone sane, ma che si erano sottoposte a vaccinazione, così come drammaticamente mostrato dalla nota trasmissione in onda su Rete 4 ‘Fuori dal Coro’, diretta dal validissimo e preparatissimo Mario Giordano questa volta riferiamo, tanto per restare in tema, che è ai nastri di partenza l’avvio della Commissione parlamentare d’Inchiesta sul Covid, così come promesso all’atto del suo insediamento dalla premier Giorgia Meloni.
L’annuncio lo dava in maniera quasi inattesa su twitter, nei giorni scorsi, il Vice-Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti Galeazzo Bignami. Notizia ovviamente ripresa dalla stampa quotidiana. Da settimane si accavallavano voci ed indiscrezioni.
Ma ora è ufficiale l’istituzione della Bicamerale sulla gestione Conte-Speranza della pandemia. Il tutto con il favore dei partiti di centrodestra e del Terzo Polo di Matteo Renzi, ma non del Pd e del Movimento 5 Stelle (hanno forse qualcosa da nascondere?).
Il Parlamento ha dunque avviato l’iter, per indagare su quanto è successo dal febbraio 2020 in avanti, focalizzando l’attenzione sugli errori e le omissioni di quel periodo nero, le mascherine spedite in Cina, l’assenza di un Piano Pandemico aggiornato, le scelte adottate dal Ministro della Salute, la campagna vaccinale, la mancata chiusura della Val Seriana, i green pass, l’obbligo vaccinale, la mancata allocazione dei ventilatori per il ricambio dell’aria nelle aule scolastiche ed altro ancora. “Gli Italiani meritano di sapere finalmente la verità – spiega Bignami – e noi siamo pronti a restituirgliela”.
Ed anche evidentemente qualcosa nella gestione Conte-Speranza, che vollero affidarsi al Commissario straordinario Domenico Arcuri come consulente del Governo, non ha funzionato. “L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero occidente” – disse il trombato per eccellenza, u papà du redditu come lo chiamano in Sicilia Giuseppe Conte alla Camera, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone (ve li ricordate i droni, che inseguivano chi stava da solo sulla spiaggia deserta?) ed attività economiche.
Molte delle quali non si sono mai più riprese. Eccezion fatta per gli autogrill!! Quel Conte che stazionava in pianta stabile dinanzi alle telecamere, parlando di una “potenza di fuoco” da 400 miliardi di euro messi in campo (!?), per aiutare chi stava in difficoltà. Ma nonostante queste misure draconiane l’Italia è tra gli Stati, che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e di contagi.
Qualcosa non ha funzionato e, di certo, quel modello in nessun caso sarà replicato ed adottato. Meloni si impegnò quindi per l’ascolto dei medici sul campo; per un minore spazio alle linee guida scritte da qualche burocrate; per una maggiore responsabilizzazione dei cittadini e per meno obblighi. Il Presidente del Consiglio dei Ministri assicurò anche, di voler fare chiarezza su quanto accaduto durante la gestione della crisi pandemica.
Lo si deve a chi ha perso la vita, a chi ha lottato per salvarle nelle corsie degli ospedali, mentre altri facevano affari milionari con la compravendita di mascherine e respiratori. Quindi nella Commissione Affari Sociali della Camera ha preso il via l’istituzione della suddetta Bicamerale. Che, va specificato, non nasce con l’intento di processare o di inquisire, come faziosamente sostenuto da qualcuno.
Ma come strumento finalizzato ad assolvere quelle funzioni di action after review, che la stessa regolamentazione sanitaria internazionale prevede, affinchè gli eventuali errori avvenuti non abbiano più a ripetersi. Ora resta solo da seguirne l’iter che farà dopo la sua istituzione ufficiale.
“E’ giusto fare chiarezza su ciò che accadeva, mentre morivano decine di migliaia di Italiani” – ha più volte affermato il leader di Italia Viva Matteo Renzi – e qualcuno dovrà rendere conto delle scelte fatte in quei mesi”.
Dal canto suo Bignami dichiara: “Occorre capire, come sono stati spesi miliardi di euro di denaro pubblico degli Italiani tra mascherine fallate ed inutili, banchi a rotelle, respiratori non utilizzabili ed altro ancora. Ed occorre comprendere appieno tutti gli elementi, che hanno connotato questa drammatica pagina della nostra storia nazionale”. Intanto, dopo la notifica degli avvisi di garanzia, tra cui anche a Conte e a Speranza, è iniziato il rimpallo delle responsabilità.
L’ex Ministro della Sanità, ad esempio, nega di aver partecipato ad una riunione del CTS in data 26.02.2020. Eppure c’è la sua firma sul verbale, che lo cita tra i presenti!! Così come il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, dice che “non conosceva il Piano Pandemico, né che esistesse”.
J.F.