Ancora fari puntati sugli staffisti assunti al Comune e relativo aumento delle spese per la politica. A riaccendere la questione era un noto quotidiano attraverso un articolo, pubblicato in data 25.02.2023, in cui si legge:
“Il Sindaco assume altre tre staffiste, che si aggiungono agli 11 precedenti incarichi formalizzati lo scorso ottobre. Tra le neo nominate c’è anche un’infermiera, figlia di una ex consigliera comunale e candidata in una lista civica, che ha appoggiato alle scorse elezioni l’attuale primo cittadino Tito d’Errico. “Ci rivolgeremo alla Corte dei Conti” – minacciano i nove consiglieri comunali di opposizione, che già quattro mesi fa avevano richiesto l’intervento dei giudici contabili sulle precedenti assunzioni.
Lo staff, secondo il Regolamento comunale – proseguiva l’articolo – dovrebbe avere una funzione di supporto alle attività di indirizzo e controllo politico. E le assunzioni possono avvenire sulla base del curriculum con una selezione pubblica oppure su esclusiva fiducia del primo cittadino.
Ed anche questa volta d’Errico ha scelto i suoi collaboratori sulla base di un ‘intuitu personae’. Attualmente sono 14 i membri dello staff: dallo scorso ottobre possono al massimo raggiungere il numero di 10 assunti a tempo pieno, ma solo due hanno un contratto full time.
I restanti sono stati assunti a tempo parziale. “Il Sindaco ha il diritto di scegliersi lo Staff, ma ha il dovere di farlo, rispettando le norme. E rispettando la dignità di tanti giovani che, in assenza di bando, non possono candidarsi ad essere scelti. Scegliere, o meglio spartirsi, gli incarichi di sottogoverno, senza tener conto dei curriculum, penalizza anche i servizi, che l’Ente comunale deve garantire alla comunità” – spiegano in una nota stampa i consiglieri di X Acerra Unita.
Anche le 11 nomine di ottobre – aggiungeva il quotidiano – suscitarono proteste e polemiche infinite. Tra quegli staffisti venne notata la presenza del fratello di un ex amministratore comunale, ma anche di quattro candidati non eletti nelle liste della coalizione guidata da d’Errico (tra cui il segretario di un movimento Verde), nonché amici di un esponente di spicco della maggioranza. Secondo alcuni calcoli il costo dell’ufficio staff del Sindaco ammonterebbe per le casse comunali a circa 300 mila euro all’anno”.
Nella stessa giornata un altro quotidiano interveniva sull’argomento e scriveva: “Giunta d’Errico nel segno della continuità, di male in peggio.
Allargata la pattuglia di staffisti che passa da 11 a 14, mettendo in squadra anche un’infermiera, già candidata nelle liste che a giugno scorso lo hanno sostenuto come candidato a sindaco. I rappresentanti dell’opposizione – riferiva l’articolo – passano subito all’attacco.
“Presenteremo un’integrazione alla denuncia fatta alla Procura della Corte dei Conti, che ha già aperto un fascicolo sulle prime 11 assunzioni”.
Per Tito d’Errico sembra profilarsi una primavera ‘incandescente’, tenuto conto delle vicende che coinvolgono (direttamente o indirettamente) anche due assessori della sua Giunta.
E’ noto a tutti, che l’individuazione ad personam degli staffisti è una sorta di ‘regalo’ fatto a chi e a quanti, si sono impegnati nella campagna elettorale, senza riuscire comunque a sedere negli scranni dell’Assise cittadina. Inoltre è ben chiaro, che le funzioni ed i ruoli degli staffisti sono abbastanza limitati e certamente non possono guidare i mezzi dell’Ente, cosa che in realtà succede ed è stata anche documentata”.
Di nuovo nell’occhio del ciclone, dunque, l’Ufficio staff della fascia tricolore, implementatosi con altre tre unità dopo l’approvazione della Delibera di Giunta n.14 del 23.02.2023 e relativi Decreti sindacali.
Ma anche l’anno scorso i consiglieri della minoranza, capeggiati dal candidato a sindaco alle ultime elezioni comunali del 12 giugno scorso e poi risultato sconfitto, Andrea Piatto, denunciarono che “non erano state scelte preventivamente le figure professionali occorrenti, né se n’era verificata l’eventuale presenza tra i dipendenti comunali.
Quindi non si capisce, cosa dovranno fare questi undici staffisti e se aggiungono qualcosa alla macchina comunale. Ma non solo: anche per coloro, che sono stati assunti part-time, è prevista la possibilità di essere remunerati per lo straordinario e le indennità previste dal contratto”.