Domenica 13 novembre il centro storico ha restituito un altro pezzo delle nostre origini e della nostra identità, svelandoci una delle più antiche edicole votive cittadine, sita in una corte di via San Giorgio, non lontano dalla Cattedrale del Duomo.
Questo pezzo di storia è tornato a risplendere grazie al lavoro certosino e costante di abilissime restauratrici, Angela Iuppariello e Viviana Tacchi, che si sono prese cura di quest’edicola da ripristinare, consapevoli del complesso lavoro di restauro, di cui l’affresco settecentesco aveva bisogno, viste le numerose stratificazioni pittoriche di vernici brillanti che, col tempo, hanno causato il cambiamento del tono cromatico ed il normale cedimento del pigmento.
Dopo mesi di instancabile lavoro è tornato così alla luce il volto delicato della Vergine, la cui figura con leggiadria e grazia affiora dal morbido e voluttuoso panneggio broccato, con ai piedi l’adorazione dei santi Cuono e Michele protetti da angeli alati e, in alto, all’interno dell’arcata, si leva come in volo la colomba bianca simbolo dello Spirito Santo.
La realizzazione di quest’opera quasi dimenticata e che racconta tanto del nostro passato e che riconsegna alla città un pezzo di storia, la si deve all’Associazione Archeoclub, a Cose Cerrane ed alla collaborazione di numerosi cittadini, che credono ancora nel valore del recupero e della tradizione e che hanno contribuito, donando una piccola somma ciascuno.
Alla cerimonia di presentazione dell’opera restaurata erano presenti, tra gli altri, l’Assessore al Patrimonio, nonché Vice-sindaco Gennaro Iovino e quello ai Musei ed alla Biblioteca Francesca La Montagna, secondo il quale “l’azione di recupero di quest’edicola votiva vuole essere non solo una testimonianza di arte popolare preziosa ed autentica, ma soprattutto una scelta, finalizzata a sottolineare l’importanza del culto della tradizione e della fede popolare”.
Dopo quella di via Annunziata, quindi, anche quest’edicola votiva è stata restituita alla comunità locale.