“Don Riboldi, 1923 – 2023. Il coraggio tradito” Il libro di Pietro Perone

Il libro, a cento anni dalla nascita di Mons.Antonio Riboldi, a lungo Vescovo di Acerra e prima ancora parroco nella valle del Belice, ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana. La sua fu una voce, che si fece sentire in Parlamento, in dialogo (e in polemica) con i politici, ma anche in mezzo ai giovani, alla gente comune e faccia a faccia con i criminali, che volevano imporre la propria autorità su ogni aspetto della vita sociale.

“Il nostro “don Antonio”, come amava familiarmente farsi chiamare, è stato un profeta in senso biblico, perché ha dato speranza ad un popolo, aiutandolo ad alzare la testa. Ha aiutato ad alzare la testa ai poveri e ai deboli, ai “senzatutto”, come li chiamava lui” – ha scritto nella prefazione l’attuale Vescovo, Monsignor Antonio Di Donna.

L’ha fatto innanzitutto con la parola, l’annuncio del Vangelo e con la denuncia profetica. Ma l’ha fatto anche con concreti gesti di liberazione: tra i terremotati a Santa Ninfa, ad Acerra contro la camorra, ma anche con i terroristi e le Brigate Rosse, incontrati nelle carceri italiane insieme con un altro grande pastore, l’Arcivescovo di Milano, il compianto Cardinale Carlo Maria Martini.

Ma egli è stato soprattutto un pastore, – ha aggiunto Di Donna – un ‘Vescovo fatto popolo’, un defensor civitatis come gli antichi Vescovi”. Il libro del giornalista Pietro Perone (14 capitoli con inserto di foto storiche, alcune inedite) non è la storia di don Riboldi, né quella del movimento degli studenti contro la camorra.

E’ tutte e due le cose insieme, perché è così, che si forma la memoria, mescolandosi continuamente, unendo i fili e cercando come dentro un mosaico, di consegnare a chi legge un senso. Il libro compone un vero diario della memoria di uno dei periodi più bui e, al tempo stesso, più fervidi, della nostra terra. Gli anni’80, la guerra di camorra tra cutoliani e la Nuova famiglia, il sussulto civile degli studenti del movimento con la prima assemblea ad Ottaviano il 12 novembre 1982.

Si legge come una cronaca, ma lascia i sapori della grande storia il libro di Perone, caporedattore del ‘Mattino’, ma soprattutto testimone diretto di quel movimento di ragazzi delle superiori, che va ricordato ed evidenziato.

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