Piano regionale dei rifiuti, il Sindaco si oppone a tutela del diritto alla salute degli Acerrani

Il Sindaco Tito d’Errico ha dato mandato, per procedere all’impugnativa, da parte dell’Ente comunale, della Delibera della Giunta Regionale n.364 del 07/07/2022, con all’oggetto la proposta di aggiornamento del Piano Regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Campania.

La volontà di impugnare l’atto regionale, è stata comunicata con una nota urgente indirizzata al Segretario generale, nonché Dirigente al Contenzioso.

“Obiettivo fondamentale di quest’Amministrazione, in continuità con quanto fino ad ora effettuato – ha scritto il primo cittadino – è la garanzia del supremo e non barattabile diritto alla salute di ogni cittadino acerrano e considerato, che il rapporto dinamico di interdipendenza tra ambiente e salute dev’essere essenziale nel dibattito scientifico, culturale e politico, orientando in tal senso tutte le future scelte di questo Ente”.

Pertanto il Sindaco ha richiesto “di porre in essere ogni attività legale, finalizzata a tale prioritario intendimento e, nello specifico, di procedere giurisdizionalmente all’impugnativa della Delibera di cui all’oggetto”.

Nella sua comunicazione il Sindaco ha infatti sottolineato: “Il mio ruolo istituzionale e la mia professione medica mi vedranno impegnato, per compito deontologico e per dovere morale, alla verifica della valutazione di scelte orientate al benessere psico-fisico dei miei cittadini”.

A tal proposito il Sindaco d’Errico ha annunciato anche, che il Comune di Acerra ha formulato parere negativo, in merito all’istanza presentata alla Regione Campania da parte della società ‘Ecodrin’ ed alla relativa procedura di autorizzazione, richiamando quanto già osservato in termini critici nel corso delle precedenti Conferenze dei Servizi, compreso il parere non favorevole del Comune già trasmesso nel maggio 2021.

Infatti, durante la riunione dello scorso 21 luglio, sono state vagliate le obiezioni e le criticità sollevate dall’Ente comunale di Acerra, che ha ottenuto un ulteriore rinvio, affinché l’Arpac effettui ulteriori indagini sul sottosuolo e ci sia una verifica sulle criticità sollevate dal Comune in merito ai valori di idrocarburi C10-C40.

Nel dettaglio, nel corso della Conferenza dei Servizi, svoltasi per l’istanza presentata dalla ditta Ecodrin srl il Comune, nel richiamare tutto quanto già osservato in termini critici nel corso delle precedenti sedute della Conferenza ed il parere già trasmesso nel 2021, con una nota a firma del Sindaco d’Errico ha confermato il parere non favorevole al rilascio dell’autorizzazione. Nel documento del primo cittadino, infatti, si fa presente, che la zona ASI è indicata come “zona rossa” nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali in Campania.

Detto Piano contempla l’agglomerato ASI di Acerra come “area vincolata”, in cui vige un vincolo cogente di inidoneità alla localizzazione di impianti di recupero, trattamento e smaltimento di rifiuti speciali.

L’Ente ha richiesto contestualmente, che gli uffici della Regione avviino il procedimento di annullamento in autotutela dei DD nn. 179/2013 e 571/2014 di autorizzazione dell’impianto, richiamando ancora la recente modifica apportata al Regolamento ASI di Napoli approvato con Delibera del Consiglio Generale n.3 del 01.02.2021 (BURC n.14 dell’08.02.21) che, all’art.7, vieta nell’agglomerato industriale di Acerra il rilascio di autorizzazioni di qualsiasi attività economica di trattamento e smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi.

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