Eccidio nazista del 1943: sistemata e scoperta una lapide a memoria della strage

L’amministrazione comunale, ricorrendo il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, lo scorso I ottobre ha scoperto all’ingresso del Comune di Viale della Democrazia, la lapide a memoria dell’eccidio acerrano del 1943, per cui la città venne insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile. In proposito si è svolto anche un corteo con partenza da Viale della Democrazia e proseguimento per via Palatucci, via Aldo Moro e piazza Angelo Soriano, per deporre una corona d’alloro sul cippo, costruito e realizzato nel 1976, in ricordo dell’evento.

Dopo la deposizione della corona c’è stato il ritorno in Comune, per procedere allo scoprimento della lapide, che è stata benedetta dal Vescovo di Acerra Mons.Giovanni Rinaldi. Alla manifestazione hanno partecipato autorità civili, militari e religiose.

“Il Comune di Acerra continuerà a lottare contro ogni forma di illegalità, così come i nostri concittadini fecero nel 1943”- affermava il sindaco Lettieri, nel corso della scoperta della lapide in memoria dell’eccidio acerrano. La città che noi immaginiamo, che stiamo costruendo, proprio sulla base di quelle lotte del ‘43 che oggi celebriamo – aggiungeva la fascia tricolore – è una città con una nuova qualità urbana nello stare insieme. I giovani possono meglio identificarsi in questa impresa, condividerne le motivazioni, beneficiare dei suoi successi e risultati concreti. Il Comune continuerà a sostenere tutto questo. E continuerà ad essere anche “baluardo”, ultimo e fermo, contro ogni fenomeno di illegalità.

Molto è stato detto anche su questi argomenti, ma è il caso di ribadire con un linguaggio di verità, che è stata quest’Amministrazione a segnalare i fenomeni poco chiari, che noi abbiamo scovato. Noi li abbiamo portati alla luce, noi abbiamo chiesto di verificare ogni responsabilità ed attenderemo. Sono stati i nostri dirigenti, i nostri dipendenti a denunciare le cose poco chiare, di cui noi siamo vittime. Le forze dell’ordine sono intervenute solo dopo nostra segnalazione o denuncia.

Ed è quello che dico ai giovani qui presenti oggi: occorre denunciare tutte le cose illegali, dobbiamo dimostrare che siamo contro ogni forma di illegalità, lottare così come fecero gli eroi Acerrani del 1943”. Con la lapide e la deposizione di una corona di alloro, dunque, la città di Acerra compie un altro passo verso il riconoscimento definitivo di una memoria comune. “Per questa memoria – diceva il primo cittadino – dobbiamo essere fieri e che dobbiamo onorare continuamente con comportamenti all’altezza di quella resistenza militare e civile ai tedeschi. Il primo ottobre del 1943 ad Acerra 110 civili furono uccisi dai nazisti: fu una delle stragi più cruente nel territorio campano, un esempio di resistenza al Sud pari alle più famose quattro giornate di Napoli.

Anche nella città di Acerra la popolazione avviò la reazione al terrore tedesco, vi furono momenti di grande coinvolgimento popolare e vi ebbero un ruolo anche i partiti politici. Il contributo di Acerra e degli Acerrani alla resistenza, tuttavia, fu pagato ad altissimo prezzo. Dalle esperienze di vita che oggi celebriamo, è nato un desiderio di speranza e futuro che ha attraversato diverse generazioni e che, giunto fino a noi, anima ancora noi tutti e la nostra amministrazione”. Non mancavano anche altri riferimenti all’attività amministrativa: “Proprio la scorsa settimana, abbiamo chiuso un bilancio di previsione di questo ente, rigoroso ed essenziale. Bilancio caratterizzato soprattutto dai ritardi negli incassi dei trasferimenti dallo Stato e dagli aumenti imposti dagli altri enti sovracomunali. Non sono mancate le polemiche, lo so, si è parlato di tagli alla cultura. Non è così. Capisco il grido di dolore delle associazioni, ma non il pettegolezzo dei partiti politici, che pure dovrebbero attenersi ai tagli dovuti alla spending review”.

Alla cerimonia prendevano parte anche delegazioni di alunni in rappresentanza degli istituti scolastici cittadini, il Dirigente del locale Commissariato di Polizia, quello del locale Comando della Polizia Municipale, il Vicesindaco nonché assessore alla Cultura Tito Errico ed ex amministratori della nostra città. Ad eseguire l’inno nazionale e gli altri brani, che hanno accompagnato la deposizione della corona di alloro e lo scoprimento della targa marmorea, era la Civica Banda di Musica di Acerra, ritenuta a buon diritto tra i patrimoni culturali del nostro territorio.   

 

Antonietta Feldi

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