Come già riportato da noi in merito alla questione relativa alla società “Misia srl”, durante il Consiglio comunale del 22 dicembre scorso è emerso chiaramente che la Corte dei Conti ha chiesto spiegazioni all’Ente di Viale della Democrazia anche in merito ad altre questioni. Infatti, a finire nel mirino dell’organo di controllo finanziario, sono stati i bilanci comunali del 2007 e del 2009, la spesa per il personale e le società miste. Ma sotto osservazione c’è anche l’inventario dei beni comunali, che non sarebbe stato ancora approntato dall’Ente locale. Una serie di rilievi inviati ad Acerra a novembre 2009 dalla sezione campana della Corte dei Conti, presieduta dal giudice Mario Sancetta ed a cui hanno dovuto controbattere punto per punto gli amministratori locali. Ed è così che nell’ultima seduta della Pubblica Assise è stato dato mandato ai funzionari del Comune di relazionare e rispondere in tempi brevi ai chiarimenti chiesti dai Magistrati finanziari. Sotto accusa da parte della Corte è finito in particolare il rendiconto finanziario del 2007, in cui sono stati iscritti tra le entrate tributi «inesigibili e di dubbia esigibilità». Il riferimento è ai canoni arretrati del servizio idrico risalenti, in qualche caso, anche a dieci anni fa e mai pagati dai contribuenti morosi o evasori. Cifre a sei zeri che vennero inserite nel bilancio 2007, ma anche in quello preventivo del 2009 tra le entrate certe e che contribuirono a pareggiare il conto finanziario dell’Ente e che ora vengono contestate dalla Corte. Ma non solo. Al Comune viene contestato anche la mancata realizzazione dell’inventario dei suoi beni e la nota con cui sono stati spesi gli introiti provenienti dalle multe elevate per le violazioni del Codice della Strada. E sotto la lente di ingrandimento è finita anche la partecipazione del Municipio alle società miste in perdita, con particolare riferimento alla suddetta Misia, la società mista Comune- Aciconsult, che si occupa della gestione della sosta a pagamento, in passivo da anni e rifinanziata con altri 86 mila euro prelevati dal Bilancio comunale.