Edizione integrale del 4 dicembre 2023

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La criminalità ancora attiva con furti, rapine e reati contro il patrimonio

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Criminalità senza scrupoli e senza frontiere in città, con reati contro il patrimonio che si susseguono nei vari quartieri cittadini. A farne le spese sia i beni pubblici, che i privati cittadini. Azioni delinquenziali che, però, danno il senso di quanto sia insufficiente il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, alle prese con le classiche carenze di uomini e di mezzi. E quanto la videosorveglianza, incrementata con la presenza delle telecamere nei vari punti del territorio comunale, possa fungere da deterrente contro i malviventi fino ad un certo punto. Partiamo da un furto con scasso perpetrato da ignoti durante le ore notturne nei confronti di un distributore automatico di bibite. Tre malviventi, infatti, giunti a bordo di un’Audi di colore bianco che, più tardi, si scoprirà essere stata rubata a Genova e con il volto travisato, danneggiavano il distributore e ne prelevavano il contenuto, ossia le bibite ed i prodotti alimentari in esso contenuti. “Svaligiata” anche la cassettiera, contenente però pochi spiccioli. Dopo il raid predatorio (che avrà fruttato la ragguardevole somma di circa 150 euro), i ladri si allontanavano, facendo perdere le proprie tracce. Il titolare allertava le Forze dell’Ordine e sul posto giungevano gli agenti del locale Commissariato di Polizia, diretti dal Vice questore Livia Nicodemo, che avviavano le indagini e che acquisivano le immagini registrate degli impianti di videosorveglianza, sia di quello dell’attività commerciale che di quello cittadino, per cercare di risalire all’identità dei tre. Un altro furto, invece, veniva commesso sempre da ignoti durante la notte ai danni della farmacia “La Montagna”, sita a via Gioberti. I ladri, in questo caso, si introducevano nella farmacia alle ore 4:00 circa, dopo aver tagliato la saracinesca. Una volta all’interno, sradicavano la cassa automatica, riuscendo a portarsi via circa 3 mila euro. Poi, a bordo di un’auto si allontanavano, facendo perdere le proprie tracce. Sull’episodio indagavano i Carabinieri della locale stazione, agli ordini del Comandante Giovanni Caccavale, che visionavano le immagini delle telecamere di videosorveglianza, alla ricerca di elementi utili, per individuare i responsabili del furto. Restava da capire, se la banda della farmacia potesse essere la stessa che, nei giorni precedenti, aveva preso di mira, sempre di notte, altre attività commerciali. Ladri in azione anche in località ‘Aria di Settembre’, al confine con il…

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Ancora un successo per Antonio Iovino e per l’Agriturismo “Il Gruccione”

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Come un angolo di Paradiso caduto in terra e rimasto incredibilmente sospeso tra il mare, i vulcani ed il cielo, l’ormai noto Agriturismo “Il Gruccione” si pone sempre più in primo piano, come luogo eletto per un’enogastronomia d’eccellenza. Nato grazie alla passione ed ai sacrifici del viticoltore Antonio Iovino e della moglie Teresa Amore, la magnifica realtà di Monte Spina affascina subito il visitatore per le sue verdi distese di ortaggi ed alberi da frutta e per i suoi meravigliosi tralci di Piedirosso e di Falanghina. Luogo ideale per i buongustai e gli amanti delle cose buone offerte dalla terra e servite a chilometri zero, nel ritrovo culinario appartenente alla famosa azienda vitivinicola “Iovino” tutto ha il sapore del buono e del naturale. Un luogo dove non mancano gli eventi, anche culturali, a celebrare la tradizione napoletana. Situato nel cuore dei Campi Flegrei, in via San Gennaro Agnano, 63 a Pozzuoli l’agriturismo, prendendo spunto per il nome di “Gruccione” dal famoso e coloratissimo piccolo volatile, ai suoi amici offre il meglio di una cucina divisa tra il mare e la terra. Grazie al lavoro del giovane rampollo di famiglia, il bravo agrichef Giuseppe Iovino (volto noto per le sue meritate vittorie nel programma di Antonella Clerici ‘E’ sempre Mezzogiorno, in onda su Rai 1) ed all’impegno della sorella Consiglia, al Gruccione a giungere a tavola sono le più celebrate ricette della tradizione napoletana, sempre animate da un tocco di piacevole innovazione. Ricette capaci, quindi, di evidenziare tutte le caratteristiche di una cucina ricca di tradizione e sapori divisi tra il mare e la campagna. Divisa tra la bellezza agreste e marinara tipica dell’area puteolana, la roccaforte culinaria ed enologica di Antonio Iovino propone sempre dei piatti eccezionali abbinati a dei vini che, per qualità e valore, continuano a meritare tra manifestazioni e premi un posto d’onore a livello europeo. Tant’è che, parlando di vini, il patron Iovino, titolare dell’Azienda Vitivinicola Montespina, dopo aver portato ai vertici del gradimento nazionale il suo Piedirosso Doc “Gruccione”, si è imposto, ottenendo vari premi per la sua Falanghina ‘Grande Farnia’. E’ con il suo prezioso nettare 2020, infatti, che il noto produttore ha vinto a Merano il “The WineHunter Award 2022” (il riconoscimento firmato da Helmut Koecher e delle sue commissioni d’assaggio),…

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Consiglio comunale, la maggioranza delibera l’allocazione del Commissariato nel I Circolo

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Si teneva lo scorso 30 novembre la seduta fiume (durata quasi 9 ore!!) del Consiglio comunale. Una seduta carica di nervosismo, con stracci che volavano tra Lettieri e Piatto ma anche tra quest’ultimo ed il Sindaco d’Errico. Al quale Piatto rimproverava, “di smistare le carte ai suoi Assessori, quasi stesse lì a dirigere il traffico”. Con il primo cittadino che replicava: “Impari anche lei, a fare intervenire qualche altro componente della minoranza, visto che fa tutto lei”. O l’invito del Consigliere Di Marco a Piatto, di andare a lavorare e di non stare sempre fuori ai bar. O d’Errico che bacchettava Piatto, a non citare il nome del figlio in aula, per fare un esempio di carattere politico. E sulla questione Piano Urbanistico comunale (Puc), di cui riferiamo a pagina 8, il Sindaco precisava: “Il Puc vogliamo rifarlo in circa 8 mesi e con una spesa contenuta, perché quello precedente non rispettava più tutte le nuove normative sopravvenute. E ciò dopo aver interagito anche con il Dirigente all’Urbanistica di Città Metropolitana”. Civico consesso che aveva, tra i vari punti all’ordine del giorno, anche la questione del I Circolo didattico relativa all’allocazione del Commissariato di Polizia nel plesso scolastico e, nello specifico, la Delibera di Giunta n.102 del 30.10.2023 di proposta al Consiglio. Atto amministrativo approvato con 16 voti favorevoli e 7 contrari con cui si stabilisce, sostanzialmente, che la porzione dell’edificio di piazzale Renella, così come identificato nella relazione tecnica, non è strumentale all’esercizio delle funzioni istituzionali del Comune, in quanto si tratta di spazi, di cui non è previsto nel medio periodo un utilizzo, né da parte delle istituzioni scolastiche del territorio, il cui fabbisogno è coperto da altri spazi appartenenti al patrimonio indisponibile dell’Ente, né da parte di altri servizi pubblici comunali. Quindi andava integrato il Dup 2023/2025 Piano delle alienazioni e valorizzazioni, con il bene passato da patrimonio indisponibile a disponibile. Il tutto, per concedere il diritto di superficie al Commissariato a titolo gratuito per almeno 50 anni e fino ad un massimo di 99 anni. E per dare concreta attuazione alla volontà espressa dal Civico consesso il 3 novembre 2022, quando il l’organo consiliare, con 15 voti favorevoli e la mancata partecipazione alla votazione dell’opposizione, approvò la Delibera di Giunta n.36 del 27.10.2022, avente…

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Commissariato nel I Circolo, Laudando: “Alle aule vuote preferiamo non perdere il Commissariato”.

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Sulla questione dell’allocazione del Commissariato di Polizia nel plesso scolastico del I Circolo didattico e discussa durante il Civico consesso di giovedì 30 novembre, interveniva anche il Consigliere Antonio Laudando, il quale diceva: “Su quanto riferito dal consigliere Piatto circa il I Circolo di pizzale Renella, devo precisare alcune cose. Innanzitutto le discese fatte in ferro a servizio della struttura, non andavano realizzate da una ditta, che avesse la certificazione OG2, perché la Sovrintendenza ha classificato l’edificio come vecchio, ma non storico o di pregio. Il numero delle nascite, poi, diminuisce in tutto il mondo occidentale, tant’è vero che una volta c’erano liste d’attesa, per poter iscrivere alle scuole pubbliche, soprattutto all’asilo, i propri figli, mentre oggi queste sono sparite. Ecco perché abbiamo scelto di allocare lì il Commissariato. Inoltre sul Munari la competenza è di Città Metropolitana. Dinanzi alla presenza di aule vuote e disponibili; alla prospettiva di perdere il Commissariato di Polizia e di poter avere maggiore sicurezza nel centro storico, grazie a questo presidio di legalità, abbiamo scelto di approvare la Delibera di Giunta. Inoltre sulle questioni tecnico-giuridiche – aggiungeva il professionista – devo prendere le distanze da Piatto, che non crede nelle capacità dei Dirigenti comunali. A partire dall’ex Segretario generale Piscopo, che ha per anni supportato le varie Amministrazioni comunali succedutesi e che ora non lavora più qui, ma a Roma, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. E che non è scappata, come dice l’opposizione e che ora viene tirata in ballo per la vicenda delle due ex Consigliere comunali di opposizione, rinviate a giudizio perché querelate e poi assolte. Ma a favore delle quali Piatto, come Presidente del Consiglio comunale, non disse nulla. Eppure i nostri Dirigenti tengono corsi di formazione presso altri Enti. E non fate populismo, dicendo che sottraiamo aule ai bambini, perché sapete bene, che non è così”. Anche il Consigliere Nicola D’Onofrio si esprimeva sulla questione, dicendo: “Sento dire dalla minoranza, che in aula è spaccata in due tra confusi e contenti, giù le mani dalla scuola. Al di là del fatto che le mani sulla scuola non le abbiamo messe, ma noi votiamo favorevolmente, perché non solo garantiamo il diritto allo studio alla platea scolastica. Ma nel contempo anche maggiore sicurezza al centro urbano. Le eventuali…

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Consiglio comunale, votata la stipula di un protocollo d’intesa con la FAI

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Durante il Consiglio comunale di giovedì 30 novembre trovava spazio anche la proposta di deliberazione avanzata dalla coalizione civica per Acerra (ma una volta non c’era pure l’aggettivo unita? ndr) ai sensi dell’art. 39 comma 2 del Tuel 267/2000. Che prescrive l’obbligo per il Presidente del Consiglio comunale, di iscrivere la proposta e convocare il Consiglio comunale entro 20 giorni dal ricevimento. Pertanto i consiglieri Casoria, Catapane, La Montagna, Maietta, Messina, Nocera e Piatto avanzavano una proposta di deliberazione per la costituzione di parte civile nei processi di camorra ed usura (e dei reati spia di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti), considerando il Comune di Acerra, in rappresentanza della propria comunità, parte offesa. “Tale indirizzo tiene conto dei fatti emersi e riferiti dagli organi di stampa e che hanno portato alle dimissioni di un assessore – dichiarano i 7 consiglieri comunali – ma è da considerarsi valido e vincolante per il Sindaco per altri procedimenti penali a carico di organizzazioni criminali finalizzato, in caso di condanna dei responsabili, al risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali cagionati al Comune ed alla comunità”. A tal proposito il Civico consesso veniva integrato con l’aggiunta del seguente argomento: “Costituzione parte civile del Comune di Acerra nel procedimento Rgnr n.8151/2021. Una proposta di fatto superata da un ordine del giorno a carattere straordinario ed urgente proposto dalla maggioranza, avente ad oggetto “l’indirizzo per la stipula di un protocollo d’intesa con la Federazione delle Associazioni Antiracket ed Anti Usura Italiane (FAI), per consentire la costituzione di parte civile del Comune di Acerra nei processi per estorsione, racket, usura ed associazione per delinquere di stampo camorristico”. Un atto con il quale il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta, ad attivare tutto quanto nelle loro potestà, per dare un segno tangibile da parte dell’istituzione comunale, della sensibilità verso i valori costituzionali della legalità e della solidarietà, oltre che per affiancare le vittime dei reati in parola nel loro complesso percorso giudiziario, con la stipula di un protocollo d’intesa con la Fai, che preveda anche la costituzione di parte civile nei relativi procedimenti penali. Di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti penali di rilevanza sociale, che danneggiano l’immagine della comunità e quindi dell’Ente, già avviati e per i quali non…

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Il Consiglio comunale boccia la richiesta della minoranza di dimissioni dell’Assessore Piscitelli

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Durante il Consiglio comunale del 30 novembre 2023 l’opposizione presentava anche la proposta di deliberazione, avente ad oggetto “le dimissioni dell’Assessore al Contenzioso ed agli Affari Legali”, alias Vincenzo Piscitelli, per l’arcinota vicenda del concorso per un ‘posto’ di Vigile Urbano tenutosi ad Acerra ed al quale partecipò il figlio e della sentenza contraria al poliziotto ricorrente emessa dal Tar Campania lo scorso 6 novembre. Proposta di deliberazione bocciata con 15 voti contrari e 6 favorevoli. Il Sindaco Tito d’Errico, nel ripercorrere la vicenda, tra l’altro diceva: “Nel procedimento giudiziario di che trattasi, gli uffici competenti hanno ritenuto di non doversi costituire, al fine di assumere e mantenere un profilo di terzietà ed imparzialità coerentemente al profilo assunto nel giudizio incardinato dal candidato Piscitelli dinanzi al Tar avverso il verbale di commissione, che lo qualificava come candidato non idoneo alle prove del concorso. Invero, nelle more del concorso, il candidato adiva il Tar, al fine di ottenere l’annullamento, previa sospensione, del giudizio di idoneità formulato dalla commissione di concorso con apposito verbale ed il Tar fissava l’udienza il giorno 16 novembre 2021. La commissione, in considerazione di scadenza, ammetteva con riserva il candidato in ragione di una valutazione nata dal contemperamento degli opposti interessi e senza esporre l’Ente ad ulteriori impugnative. Infatti sia l’ammissione con riserva del Piscitelli, che la Determina definitiva con ammissione con riserva/sospensione del candidato in parola non è stata oggetto di impugnativa nei termini previsti dalla legge dagli altri possibili aventi diritto. Quindi – proseguiva il Sindaco – la scelta di ammissione con riserva del candidato non è stata autonoma, ovvero volta a far prevalere la posizione di un candidato su quella degli altri. Ma è solo l’effetto della protezione interinale di una posizione giuridica, in modo che il tempo del processo non abbia a compromettere definitivamente le utilità, cui il concorrente aspira. Inoltre il Comune di S.Anastasia era stato informato, che il Piscitelli era stato ammesso con riserva nelle more della definizione di un giudizio, la cui sentenza all’Ente non è stata mai notificata. Pertanto non sussistono i presupposti di dimissioni dell’Assessore, visto che il candidato è stato depennato dalla graduatoria come da sentenza”. Non mancava di sbottare il suddetto Assessore, il quale dichiarava: “I proponenti la Delibera hanno sempre strumentalizzato questa vicenda,…

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Piano Urbanistico comunale, deliberata la riattivazione del procedimento di formazione del Puc

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Che il Piano Urbanistico comunale, dopo 14 anni, ancora attende di vedere la luce, nonostante siano stati spesi oltre 350 mila euro, è noto. Che il 30 settembre 2021 era stato riadottato, con Delibera di Giunta n.168 da parte dell’esecutivo targato Lettieri dopo la bocciatura, di fatto, in data 27.12.2019, da parte della Città Metropolitana e con cui far scattare le norme di salvaguardia, è noto. Città Metropolitana di Napoli che si espresse il 13 aprile 2022, attraverso la Determina dirigenziale n.2790, bocciando di nuovo il Piano. “La proposta di PUC del Comune di Acerra non è coerente con le strategie a scala sovracomunale” – si leggeva, tra l’altro, nell’atto amministrativo, ripetendo la stessa motivazione addotta tre anni prima. Che la Dirigente comunale all’Urbanistica Arch.Concetta Martone abbia redatto e trasmesso al Sindaco e all’Assessore al ramo una dettagliata nota di 3 pagine, con la quale ha specificato, che “è necessario rielaborare ed aggiornare progettualmente il nuovo strumento urbanistico, per ritentare l’approvazione”, è noto. Che il Sindaco Tito d’Errico durante il Consiglio comunale dello scorso 28 settembre, rispose ad un question time dell’opposizione, dicendo che “l’Amministrazione comunale sta valutando le diverse opzioni che ci sono giunte, sia dalle interlocuzioni avute con Città Metropolitana, che dalle discussioni avute in seno alla maggioranza. Quando l’Amministrazione avrà deciso, porterà in aula l’eventuale regolamentazione del Puc”, è noto. Adesso, alla luce di tutto ciò, l’esecutivo targato d’Errico sullo strumento urbanistico prendeva una decisione, adottando la Delibera di Giunta n.121 del 27.11.2023, avente ad oggetto “La riattivazione del procedimento di formazione del Puc – Atto d’indirizzo al Consiglio comunale”. Il che significa, in poche parole, che l’intero procedimento deve ripartire d’accapo. Dalla lettura della relazione istruttoria, oltre ad una cronistoria dell’intera vicenda emergeva anche, tra l’altro, che “per il superamento delle criticità evidenziate nell’ambito delle attività istruttorie condotte da Città Metropolitana di Napoli, occorre rivedere profondamente gli indirizzi strategici, che hanno orientato le scelte progettuali sino ad oggi condotte, volte al perseguimento di uno sviluppo qualitativo delle capacità insediative della città. Che la definizione del nuovo strumento urbanistico generale rappresenta per la città una priorità strategica irrinunciabile e non più procrastinabile, al fine di assicurare un elevato livello di tutela del territorio e, allo stesso tempo, per perseguire efficaci politiche di sviluppo della comunità…

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Consorzio di Bonifica, fase di ascolto: il Sindaco chiede più interventi di manutenzione

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“Ho richiesto a nome della città di Acerra, al Commissario Straordinario ed al Direttore Generale dell’Ente, di provvedere con urgenza ad interventi straordinari di manutenzione dei canali”. E’ quanto sottolineava lo scorso 23 novembre il Sindaco Tito d’Errico, nel corso della prima delle quattro conferenze programmatiche organizzate dal Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, il cui ciclo è partito proprio dalla sala del Consiglio comunale. “Una manutenzione straordinaria dei canali – aggiungeva d’Errico – ricercando anche fonti di finanziamento alternative, per fronteggiare eventuali emergenze. L’incontro è stato un’occasione, per fare il punto tra lo stesso Consorzio, i primi cittadini e gli amministratori comunali sulle istanze delle nostre comunità, per contribuire a risolvere le criticità”. Dal canto suo il Commissario del Consorzio, Francesco Todisco, spiegava che “si tratta di un ciclo di incontri, che è l’occasione per raccogliere le diverse istanze dei Comuni, per costruire un più sereno rapporto istituzionale, che possa vederci protagonisti per la risoluzione delle problematiche, che emergeranno dal confronto”. Nelle prossime settimane seguiranno altre conferenze programmatiche, diversificate per zone: il 6 dicembre sarà la volta dell’Area del Basso Volturno, con incontro programmato nell’aula consiliare del Comune di Capua; il 10 dicembre toccherà invece all’area media dei Regi Lagni, con il vertice fissato nell’aula consiliare del Comune di Casal di Principe. Infine, il 16 gennaio 2024, sarà la volta della conferenza per l’Area bassa dei Regi Lagni, che si terrà nel Municipio di Villa Literno. Un’iniziativa di certo proficua ed adottata a scopo di prevenzione, visto che i fenomeni atmosferici avversi sono divenuti sempre più intensi e violenti e che arrecano danni ingenti a cose e a persone, se le acque non vengono ben irrigimentate attraverso i canali di deflusso e di scolo. Ed il riferimento non è solo ai Regi Lagni, di proprietà della Regione Campania.

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Il documento contro la quarta linea dei Sindaci dei 9 Comuni dell’Area Metropolitana

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Lo scorso 29 novembre tornava in auge la paventata ed eventuale realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore, conseguenza della decisione assunta dal Consiglio regionale campano, in data 14.07.2023, di approvare l’accantonamento di una somma pari a 27 milioni di euro per la realizzazione di un’ulteriore linea dell’impianto e per sostenere le spese di adeguamento e manutenzione dello stesso. Decisione che era alla base della manifestazione organizzata dal comitato unitario contro la quarta linea e svoltasi lo scorso 14 ottobre. Nella circostanza un corteo, di cui facevano parte studenti, associazioni, il Sindaco Tito d’Errico ed il Vescovo Antonio Di Donna attraversava alcune arterie cittadine, per poi concludere il proprio iter dinanzi alla Casa comunale. Ed è proprio al Comune, che l’Amministrazione comunale riuniva di nuovo in un incontro tutti i primi cittadini e gli amministratori dei Comuni limitrofi. Al tavolo programmatico e di denuncia, infatti, erano presenti i Sindaci ed i delegati dei Comuni di Acerra, Afragola, Brusciano, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Marigliano, Pomigliano d’Arco, Marcianise e San Felice a Cancello. Ne derivava un documento sottoscritto di contrarietà alla quarta linea trasmesso al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Campania ed alla Città Metropolitana. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale di Acerra, punta a creare una rete tra Sindaci, lavorando in maniera sinergica per la tutela ambientale e sanitaria dei territori. I firmatari si impegnano, ad istituire un Tavolo Permanente, che tenga conto di un piano d’azione, per “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”. “La tutela della salute e dell’ambiente costituisce un obiettivo prioritario dell’azione amministrativa – recita il documento – anche e soprattutto, al fine di contenere i rischi sanitari, che rappresentano un problema particolarmente avvertito nelle nostre città. Il dramma ambientale di questi territori deve assurgere, in modo concreto, a ‘questione politica nazionale’ di cui i governi, nazionali e regionali, devono farsi carico per le rilevanti implicazioni sociali, umane, finanziarie ed epidemiologiche”. I Sindaci manifestano la contrarietà alla realizzazione della quarta linea, rifacendosi anche al principio di precauzione quale riferimento giuridico qualificante dell’azione amministrativa comunale, al fine di prevenire e contenere ogni rischio per le proprie comunità. “Il termovalorizzatore di Acerra è l’impianto di trattamento rifiuti più rilevante della Campania ed è una delle concause, che concorrono all’indice di saturazione – sottolinea il Sindaco d’Errico –…

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